Peccato inconfessabile

Peccato inconfessabile

Una persona che ben conosco, mi ha confessato un peccato gravissimo, commesso ieri sulle strade del Varesotto.

Un jeepone targato Arroganza le taglia la strada, e a ciò può aver fatto anche il callo, la vittima. Ma a un tratto vede dal finestrino il passeggero, un ragazzino che raddoppia il gesto di arroganza del padre, tra smorfie e parole.

Peccato inconfessabile: gli ho rivolto un gestaccio. Ma come, al ragazzino? mi sdegno. Perché il padre non mi guardava, si giustifica pieno di vergogna.

Fingo di sdegnarmi ancora di più, ma so che almeno lui non lo farà più. Non pregusto, invece, il momento in cui l'adolescente cresciuto sarà al volante.

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