La pausa forzata mattutina è nel gregge. Non quello umano, unito da rogne e nervosismo, bensì le pecorelle che si aggirano a ridosso della superstrada. I cani rigorosi nel guidarle lontano dai pericoli, ogni tanto fingono di distrarsi per lasciar loro la possibilità di "addentare" qualche pianta di passaggio.
I pastori si scusano, ma io mi rallegro. Quale occasione migliore di pensare: a rilento tra le pecore, e non per un fantomatico cantiere o peggio un incidente, o una grana talvolta anche irrisoria.
Fate piano se potete. Che io penso, o ci provo.
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