Quando siamo irriconoscibili

In sosta per una commissione, ho prolungato la pausa per scattare una foto, che poi ho postato sui social network.

Ai miei occhi c'era un angolo di città visto centomila volte, ma che quella sera assumeva una magia differente. Mi sono bollata come inguaribile romantica, ma non sono riuscita a trattenermi. E le reazioni all'immagine postata mi hanno alimentato ulteriori riflessioni.

Primo, le nostre città, i nostri paesi sanno indossare abiti meravigliosi. Quasi irriconoscibili, e questo ci fa chiedere dove sia la differenza, l'inizio del mistero: è nella volontà - anche - di fermarsi e respirarli, divendando anche noi un po' irriconoscibili. E poi certo, battersi perché la loro bellezza non sia calpestata. 




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