Che splendida giornata - speriamo - e nella foga delle auto si insinua un serpente buono. Basta un piccolo percorso ciclopedonale o un angolo di verde minuscolo, eppure più potente del vespaio di asfalto: ecco che nel Varesotto compaiono tante "formiche". Da lontano sembrano proprio questo: esserini che se ne fregano delle follie della civiltà. Ma sono persone. Molti - e soprattutto signore - che camminano, corrono o pedalano senza frenesia.
Ciascuno con il proprio ritmo, obbedienti fino in fondo alla natura. E incuranti del traffico attorno: un mondo chiuso fuori. Succede la mattina presto, ancora di più al tramonto se il meteo non ci metterà lo zampino. L'immagine più simbolica? Una signora che affronta la sua camminata sollevando le braccia in comunione con il respiro. Una ginnastica lieve, un movimento semplice, e così squisitamene ribelle.

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