Sono costantemente nel mirino per la mia tendenza a osservare il limite. A chi si lamenta di me, auguro di incontrare la "signoratrentallora". O meglio, di trovarsela davanti, meglio se un rettilineo urbano, dove peraltro si può viaggiare a 30 chilometri all'ora.

Incurante di tutto, anche della coda che si forma dietro naturalmente. Piano piano, la signora procede, senza peraltro ammirare il panorama, perché è concentratissima sulla guida.

C'è solo un attimo in cui la vedo balzare avanti, una botta di vita con l'acceleratore: era per il semaforo giallo. La guardo sfrecciare, mentre io malinconicamente sono ferma a fissare il rosso.

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