Sulla stessa barca

Sulla stessa barca

Il canto della pioggia ci accompagna in queste ore, e ci pare così stonato, sgraziato. Diverso da come l'aspettavamo. Ci incute un timore, che non ci appartiene. Non - più di tanto - in questa nostra provincia. Un po' è per le situazioni storicamente a rischio, un po' perché le nostre strade ci sembrano spesso torrenti e ci auguriamo che siano avvenute adeguate manutenzioni. Ma la paura appartiene anche a quella sensazione di essere sulla stessa barca. Di essere un solo Paese, e di avere gli stessi problemi, che ci piaccia o no. Ciò che accade in Liguria e in ogni angolo di questa nostra terra, ci appartiene. Vediamo uscire nella sera inoltrata, la ragazzina in direzione discoteca, e le rivolgiamo una parola, ma non le diciamo ciò che vorremmo: non stasera, torna indietro, non sai che la pioggia aumenterà. Sulla stessa barca, di tutti e con tutti. Stando attenti e - per chi crede - pregando. Soprattutto, pronti a rimboccarci le maniche tutti insieme su questa barca ferita, ma con una sua strana solidità.

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