Suono o son desta?

Suono o son desta?

C'era una volta il clacson. Ora non so se sia diventata vecchia e distratta, ma mi sembra che sia meno assordante di prima. Non nel senso che sia fabbricato in sordina, bensì che i varesini siano più parchi nell'usarlo. Pia illusione o giusta percezione? Da una parte, per dare la sveglia a chi si attarda, è vero che si ricorre al più elegante tocco sfuggente degli anabbaglianti. Che tuttavia, specialmente di giorno, ha relativa efficacia. In realtà, osservando per strada, vedo che forse il segreto è il passaggio dal suono al linguaggio dei gesti, oppure al movimento delle labbra. Insomma, meno fracassone, non più elegante. Almeno diventa un duello - sperando resti a parole e gesti - senza rendere partecipe al mondo intero. Piccola consolazione. Ma anche i gesti fanno male. Mi ricordo quando Francesco Speroni mi suggeriva - come metodo antiassedio da chi vuole superare il limite e tamponare te - di indicare con le dita le cifre del limite di velocità appunto. Ci ho provato. Metti però che mi distraggo e lo faccio anche in Grecia, quando il limite è 50 all'ora. Sapete cosa significa fare 5 con la mano, in terra greca? Se non lo sapete, pregate che quello che sta scendendo dall'auto non sia un ex wrestler.

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