Tenerezza urbana

Tenerezza urbana

Non di sola viltà urbana vive la città. La tenerezza si insinua in un momento di tranquillità, come un ragazzo che si ostina a provare lo skateboard in una via dominata dalle auto. Ma sono le due di pomeriggio, per un attimo la frenesia sembra essersi ritirata e poche sono le auto che arrivano, con un piglio quasi fiacco. Lui trattiene qualche istante lo skateboard, contempla la macchina solitaria, poi riprende i suoi giochi sull'asfalto, senza allontanarsi dal centro dell'azione, se non di pochi centimetri. E' perché improvvisamente tutto si è placato... Anzi, no. Ora di punta, irrigiditi a un semaforo rosso e tesi a scattare, appena ci sarà il via libera, nella solita corsa stile giungla. Dietro, un furgoncino finge di sonnecchiare e arriva un uomo in bici. A un tratto, dal finestrino posteriore esce una piccola mano e il ciclista si ferma, la sfiora con le labbra e ride. Sono interminabili scambi di coccole che tingono di tenerezza questo angolo di asfalto. Di più, che fermano il tempo. Il verde pare non arrivare mai. Per fortuna.

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