Oggi voglio ricordare un grande uomo. Ogni anno questo 12 settembre era una festa per i suoi ex alunni, che andavano da lui. La torta, i brindisi certo, ma soprattutto si fermavano ad ascoltarlo.
E sgorgava una nuova lezione del professor Gian Battista Roggia. In mezzo a quei libri infiniti, il suo sguardo che già verso l'infinito vagava, parlava e faceva ripercorrere viaggi nel mondo e nella cultura (che, se il primo volesse, sarebbero la medesima cosa).
La cronaca l'ha ricordato come il prof di personaggi illustri, tra i quali un presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e un ministro Francesco Enrico Speroni.
Roggia se n'è andato lo scorso anno, poche settimane dopo aver spento le 98 candeline, e lasciando un'ultima grande lezione carica di umiltà. Sarebbe doveroso che finalmente gli venisse intitolata la biblioteca di Busto Arsizio. E sarebbe bello nelle sale tracciare un viaggio di sue frasi, patrimonio prezioso dell'umanità di una città e di ogni angolo del pianeta.
E sgorgava una nuova lezione del professor Gian Battista Roggia. In mezzo a quei libri infiniti, il suo sguardo che già verso l'infinito vagava, parlava e faceva ripercorrere viaggi nel mondo e nella cultura (che, se il primo volesse, sarebbero la medesima cosa).
La cronaca l'ha ricordato come il prof di personaggi illustri, tra i quali un presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e un ministro Francesco Enrico Speroni.
Roggia se n'è andato lo scorso anno, poche settimane dopo aver spento le 98 candeline, e lasciando un'ultima grande lezione carica di umiltà. Sarebbe doveroso che finalmente gli venisse intitolata la biblioteca di Busto Arsizio. E sarebbe bello nelle sale tracciare un viaggio di sue frasi, patrimonio prezioso dell'umanità di una città e di ogni angolo del pianeta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA