Basta un’occhiata di sole, un urlo anticipatore d’estate e le strade si riempiono di animaletti in scatole di nome macchine, ma anche in bici e qualcuno si attarda finalmente a piedi dimenticando nuvole e ombrelli.
Come risvegliati da un raggio di sole, anche gli angoli più oscuri della nostra provincia si sgranchiscono le gambe e fremono. Con una luce che rende il lago improvvisamente più dolce, e persino una fredda e congestionata strada più luminosa. Fino alla nostra prossima lamentela, si intende: ma che caldo fa?
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