Brigitte Bardot sostiene gli attivisti contro Green Hill

Brigitte Bardot sostiene gli attivisti contro Green Hill

Hanno dato la libertà a cinque Beagle, rinchiusi nell'allevamento per vivisezione di Green Hill a Montichiari nel bresciano, e sono riusciti a far tornare sotto i riflettori dei media Brigitte Bardot. L'attrice francese che da anni ha lasciato la ribalta per dedicarsi alla salvezza di tanti animali, ha inviato una lettera al ministro di giustizia Paola Severino Di Benedetto, chiedendo di far cadere le loro condanne. I dodici attivisti dovranno rispondere di accuse che vanno dalla rapina, al furto pluriaggravato, violazione di domicilio, invasione di terreni ed edifici, danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale. Tutto questo per aver salvato cinque cani da morte sicura. Non una morte veloce, ma una tortura lenta. Il popolo del web è tutto con gli attivisti. Tanti avvocati si sono immediatamente resi disponibili a difenderli gratuitamente.
"Non è più possibile accettare lo scandalo della vivisezione. Non abbiamo il diritto - si legge nella lettera di Brigitte Bardot – di chiudere gli occhi di fronte all’inferno che attende milioni di animali sacrificati innanzi ad una scienza senza coscienza”.
La missiva si conclude con: “Vi chiedo, Signor Ministro, di assicurare la libertà a persone innocenti che non hanno fatto altro che liberare altri innocenti”.
Intanto, alla casa circondariale di Brescia, secondo indiscrezioni pervenute a GeaPress, si è appena conclusa l’udienza nei confronti delle otto donne arrestate. A seguire quella dei quattro uomini. Sempre secondo indiscrezioni apprese, per due dei dodici attivisti ci sarebbero gli arresti domiciliari e per gli altri la liberazione.
Come direbbe Margherita Hack: "La disobbedienza civile è necessaria quando le leggi sono contro la democrazia e la libertà".

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