La Fondazione Antonio Ratti ospita Quaderno del campo, mostra personale di Ibon Aranberri, visiting artist di Microclima variabile, la XXVIII edizione dello Csav - Artists’ research laboratory, partito lo scorso 1 luglio sotto la direzione di Annie Ratti, affiancata da Lorenzo Benedetti e Gregorio Magnani, e previsto fino al prossimo 26 luglio.
In questa particolare esposizione, l’artista pone il suo sguardo non più sul rapporto diretto tra opera, luogo e descrizione, ma sul processo linguistico che porta alla scrittura della didascalia di ogni lavoro, spesso influenzata dal contesto circostante.
Ibon Aranberri, classe 1969, vive e lavora tra i Paesi Baschi e la Spagna ed ha allestito mostre in tutto il mondo. Originariamente formatosi nella scultura, ha scoperto attitudine e passione anche per altre arti, tra cui la fotografia e il cinema. Il suo lavoro fa spesso riferimento all’intervento umano nell’ambiente, come quello che si ritrova in edifici, monumenti, progetti di ingegneria civile, infrastrutture e opere d’arte, esaminando in esso la complessa stratificazione di storia, cultura, estetica e politica.
L’inaugurazione e la conferenza sono a ingresso libero. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 18 ottobre nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 15.30.