93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
Domenica
23
Marzo

Omaggio a Pasolini

Ultimo appuntamento con Humanities festival a Villa del Grumello

EVENTO CONCLUSO

Il festival s’ispira all’essenza complessa e liminale del luogo: la Villa del Grumello – nella sua “postura di margine” sospesa tra le dimensioni urbana e selvatica – è luogo fertile e accogliente d’incontro, ibridazione, ricomposizione. È soglia da attraversare, che fa accadere, connettere. È pausa che prelude alla trasformazione. È invito a coabitare creativamente il paesaggio di cui siamo parte, intreccio vitale che agisce e di continuo si trasforma. E in scena va proprio la trasformazione – anche attraverso le visioni e le opere pasoliniane – fil rouge a tessere la narrazione tra approfondimenti speculativi e pratiche per grandi e bambini: musica, danza, arti figurative, cinema, filosofia, responsabilità ambientale si stimolano l’un l’altro “sulla soglia” alla ricerca di nuove posture e di connessioni generative.

Programma (prenotazioni qui)

Ore 17 Pasolini e il linguaggio: un inquadramento filosofico
a cura di Katia Trinca Colonel, filosofa e giornalista

“Sincretico”, “filosofo della libertà”, “studioso del mito e del pensiero sacro”, “ibrido”: sono tante le definizioni attribuite al Pasolini pensatore. Tutte corrette e tutte riduttive. Di sé disse: «Sono uno che sa pensare e non filosofare». Al cuore, c’è la potenza della parola. Che si fa, anche, immagine e che non può prescindere dai luoghi intesi sia come spazi geografici sia come microcosmi umani.


Ore 17,15 Proiezione del documentario Pasolini e... la forma della Città

Uno sguardo, un’inquadratura, e la città rivela il suo mutamento. In Pasolini e la forma della città (Rai, 1974), il poeta e regista attraversa Orte e Sabaudia, accompagnato da Ninetto Davoli, per mostrare come il paesaggio urbano venga lentamente deformato dalla modernità. La macchina da presa diventa uno strumento di denuncia, capace di svelare la violenza dell’omologazione e la perdita dell’identità storica. Le immagini si fanno parola, anticipando le riflessioni che troveranno spazio nei Scritti corsari: la modernità come distruzione, l’urbanizzazione come perdita, l’Italia che cambia cancellando la propria memoria.

A seguire proiezione de La sequenza del fiore di carta di Pier Paolo Pasolini

Un ragazzo cammina spensierato per le strade di Roma, portando con sé un grande fiore di carta. Non sa, non vede, non sente. Intorno a lui, la Storia accade: guerre, rivoluzioni, distruzione. Ma Riccetto – interpretato da Ninetto Davoli – resta immerso nella sua innocenza inconsapevole. Pasolini costruisce un apologo cinematografico ispirato alla parabola evangelica del fico sterile: «Ci sono momenti nella Storia in cui non si può essere innocenti, bisogna essere coscienti; non essere coscienti vuol dire essere colpevoli» (Pasolini. Per il cinema, Meridiani Mondadori, 2001). Girato in un solo giorno nel 1968 e inserito nel film collettivo Amore e rabbia (1969), il cortometraggio sovrappone immagini di atrocità storiche alla leggerezza del protagonista, fino al giudizio divino: la voce di Dio – interpretata da Pasolini, Bertolucci e altri – lo chiama alla consapevolezza, ma lui non comprende. E allora, come il fico maledetto da Cristo, Riccetto muore.


Ore 18 Sconfinare. Il limite, l’occasione, la metamorfosi
Lectio su Pier Paolo Pasolini a cura della professoressa Florinda Cambria.

Una riflessione sul limite e sull’illimitato, sul tempo che scorre sempre uguale a sé stesso e sull’occasione che, ricapitolando il tempo, si dilata nello spazio di una possibile metamorfosi. Metamorfosi come riscatto dell’informe e redenzione delle forme da ogni asfissiante fissità.


Ore 18,30 Proiezione del film Teorema (Italia, 1968, 1 ora e 38 minuti) di Pier Paolo Pasolini con Massimo Girotti, Terence Stamp, Laura Betti, Ninetto Davoli, Silvana Mangano e Anne Wiazemsky

Nel cuore di una Milano borghese, un giovane ospite irrompe nella quotidianità della famiglia, coinvolgendo ogni membro in un’attrazione carnale che scardina le sicurezze e la fragile identità dei protagonisti. Il suo intervento, purificante e distruttivo, lascia dietro di sé solo caos e una crisi esistenziale irreversibile.

Teorema è una riflessione viscerale e ineluttabile sul contrasto tra sacro e profano, una provocazione che attraversa le convenzioni sociali e morali dell’epoca. Pasolini costruisce un dramma che, attraverso una regia distaccata e geometrica, esplora la disgregazione dell’individuo, culminando in un’immagine desolante di solitudine e disperazione. Con il suo stile unico e radicale, l’autore dipinge una borghesia incapace di assorbire il verbo sacro, colta nel momento della sua catastrofe.

Informazioni

Prezzo: ingresso libero con prenotazione obbligatoria

Contatti

Telefono: +390312287620
Email: [email protected]

VISITA IL SITO

Data e Ora

Inizio: domenica 23 marzo 2025 17:00

Fine: domenica 23 marzo 2025 19:30

Giorni di apertura
L
M
M
G
V
S
D
Luogo
Villa del Grumello

Como, via per Cernobbio 11