Festa dell'Indipendenza
Nuovo appuntamento del Festival di Bellagio e del lago di Como
Nel giorno in cui si celebra la festa dell’Indipendenza degli Stati Uniti, il Festival di Bellagio e del lago di Como propone un concerto interamente dedicato ai compositori americani, tra musica classica e songs, con incursioni nel musical e nelle colonne sonore, affidato all’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como diretta da Alessandro Calcagnile. Un appuntamento che offre un labirinto di storie e richiami e che si apre con il celeberrimo Adagio per archi op. 11 di Samuel Barber, trascrizione per orchestra d’archi, a opera dello stesso compositore, di un movimento del suo Quartetto per archi op. 11 composto nel 1936. Da Samuel Barber si passa ad un’opera giovanile di George Gershwin, Lullaby, emozionante ninna nanna per quartetto d’archi composta tra il 1919 e il 1920, con l’intreccio di elementi classici e jazzistici che caratterizzerà la successiva produzione di Gershwin. Dopo un passaggio nel mondo avanguardistico di Charles Ives, autore di numerose opere per orchestra e musica da camera e presente in scaletta con Hymn scritto nel 1904, non mancheranno le celebri melodie e i ritmi effervescenti di Leonard Bernstein, con l’esecuzione della Suite da West Side story. Il programma della serata prosegue con tre pagine di Cole Porter, tra cui la famosissima Night and day, annoverata tra i più famosi standard jazz e incisa da centinaia di musicisti e cantanti.
Tematica del Bellagio Festival 2024 sono gli anniversari e le ricorrenze, ecco dunque un omaggio a Henry Mancini, compositore e direttore d’orchestra, noto in particolare per le sue composizioni di musica da film, nel centenario della nascita; l’Orchestra realizzerà uno speciale arrangiamento strumentale della celebre Moon river, Oscar per la migliore canzone nel 1962 per la colonna sonora del film Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn.
Una serata speciale ispirata al pluralismo creativo, tra singolari rivisitazioni e nuove prospettive, con musiche di forte e immediato richiamo che si conclude con le musiche per Born on the fourth of july del contemporaneo John Williams, figura cardine della cultura musicale statunitense, autore di numerose colonne sonore cinematografiche entrate nel repertorio condiviso e che lo hanno visto collaborare con illustri registi quali Steven Spielberg, George Lucas, Oliver Stone e vincere cinque premi Oscar per la migliore colonna sonora.
