Il Concorso Cosima Wagner a Menaggio
Il duo Nowak - Sarasvathi alla Fondazione Rockefeller
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La Fondazione Rockefeller di Bellagio tornerà ad aprire eccezionalmente al pubblico gli spazi dell’Auditorium Cappuccini per il nuovo appuntamento legato al Concorso internazionale concertistico Cosima Wagner, competizione dedicata a solisti e formazioni da camera ideato proprio in omaggio alla figlia di Franz Liszt, nata a Como nel 1837.
In scena sarà il virtuoso duo formato da Sebastian Nowak, violino, e Victoria Sarasvathi, pianoforte, vincitori dell’edizione 2023 per la sezione musica da damera del Concorso. Per l’occasione il duo si cimenterà in un concerto che vede sul leggio preziosi capitoli del repertorio classico, in un percorso d’ascolto che abbraccia Beethoven, Liszt (naturalmente) e Szymanowski.
Il concerto si apre con la Sonata per violino e pianoforte in la maggiore op. 30 n.1 di Ludwig van Beethoven. In tre movimenti, è un’opera dalla raffinata architettura compositiva, scritta nel 1802 nei pressi di Vienna. Dal genio di Bonn si passa al celeberrimo Liebestraum (Sogno d’amore) n. 3 per pianoforte di Ferenc Liszt, (arrangiamento di Joseph Achron), scritta nel 1850. Dedicata al tema dell’amore e a tutte le sue diverse sfaccettature, è tra i pezzi più eseguiti tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Sempre di Liszt sarà eseguita la più popolare delle Consolazioni, la Consolation n. 3 , (arrangiamento di Nathan Milstein), opera che presenta uno stile assimilabile ai Notturni di Chopin. Conclude l’intenso impaginato della serata un brano di rara esecuzione, la Sonata per violino e pianoforte op.
9, in tre movimenti, del compositore e pianista polacco Karol Maciej Szymanowski. Annoverato tra i maggiori compositori polacchi, Szymanowski visse tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento e dal 1926 fu direttore del Conservatorio di Varsavia. Autore dal linguaggio personalissimo, compose opere orchestrali, teatrali, brani per pianoforte, canzoni (alcune su testi di James Joyce) e uno Stabat Mater per soli, coro e orchestra.