Domenica
28
Luglio
Musica
/
Classica
Canti di Boemia
Gemellaggio tra Zelbio Cult e il Festival di Bellagio e del lago di Como
EVENTO CONCLUSO
Si rinnova anche per quest’anno il connubio tra la manifestazione culturale Zelbio cult, ideata e condotta da Armando Besio, e il Festival di Bellagio e del lago di Como, diretto da Rossella Spinosa.
Un connubio che non poteva che concretizzarsi in un concerto. Intitolato Canti di Boemia” il programma musicale rende omaggio alla musica ceca, con pagine vocali di Antonin Dvořák e musiche strumentali di Josef Suk, nel 150° della nascita del compositore, alternando pagine dei due autori. Ad aprire il concerto sarà la Serenata per archi, op. 6, in quattro movimenti, del compositore e violinista ceco, Suk, che fu , allievo di Dvořák, autore di musica sinfonica, cameristica, lirica e corale.Dello stesso autore verrà proposta anche la Meditazione sul vecchio inno ceco San Wenceslas op. 35, per quartetto d’archi. Due anche le pagine di Dvořák: l’aria per soprano Mesícku na nebi hlubokém (Inno alla luna) dal primo atto della Rusalka, l’opera più fortunata del compositore, e quattro canzoni dal ciclo delle Cigánské melodies (Melodie zigane) op. 55 su testi del poeta ceco Adolf Heyduk.Solista con l’Orchestra di Bellagio e del lago di Como diretta da Alessandro Calcagnile è il soprano Maria Chiara Forte (nella foto).
Un connubio che non poteva che concretizzarsi in un concerto. Intitolato Canti di Boemia” il programma musicale rende omaggio alla musica ceca, con pagine vocali di Antonin Dvořák e musiche strumentali di Josef Suk, nel 150° della nascita del compositore, alternando pagine dei due autori. Ad aprire il concerto sarà la Serenata per archi, op. 6, in quattro movimenti, del compositore e violinista ceco, Suk, che fu , allievo di Dvořák, autore di musica sinfonica, cameristica, lirica e corale.Dello stesso autore verrà proposta anche la Meditazione sul vecchio inno ceco San Wenceslas op. 35, per quartetto d’archi. Due anche le pagine di Dvořák: l’aria per soprano Mesícku na nebi hlubokém (Inno alla luna) dal primo atto della Rusalka, l’opera più fortunata del compositore, e quattro canzoni dal ciclo delle Cigánské melodies (Melodie zigane) op. 55 su testi del poeta ceco Adolf Heyduk.Solista con l’Orchestra di Bellagio e del lago di Como diretta da Alessandro Calcagnile è il soprano Maria Chiara Forte (nella foto).