A letto con Verdi
A contatto con i personaggi delle opere nelle camere del Terminus.
A letto con Verdi
di Emilio Sala
Regia di Aldo Cassano
Produzione associazione culturale Animanera
Commissione Festival Verdi – Teatro Regio Parma
Il Teatro Sociale di Como esce dalle proprie mura e si trasferisce all’Hotel Terminus per mettere in scena A letto con Verdi, della compagnia Animanera. Lo spettacolo avviene “one to one”, un attore per uno spettatore, nelle camere dell’albergo. A disposizione 8 camere per 8 personaggi, 8 situazioni narrative e musicali. L’ingresso è ogni 20 minuti e ogni spettatore potrà assistere a due racconti.
Nella totale intimità Giuseppe Verdi svela i retroscena della sua arte e le ossessioni che nutrono le sue creazioni, e i personaggi delle sue opere diventano realtà. Lo spettacolo è un “viaggio” attraverso le opere, i personaggi e la vita stessa del compositore, dove l’amore viene scandagliato nelle sue pieghe più segrete: dall’ossessione alla gelosia, dall’abbandono alla passione, dal sogno alla realtà, attraverso parole sublimi ed evocative. Perché eterni sono i versi, non l’amore.
Un punto di non ritorno che vede gli spettatori confrontarsi, uno a uno, in un contatto intimo, con i personaggi mitici delle opere del grande maestro: da Violetta ad Aida, da Otello a Jago, da Lady Macbeth a Leonora, da Rigoletto a Don Carlos, e infine troviamo nell’intimità anche lo stesso Verdi che svela i retroscena della sua arte e le ossessioni che nutrono le sue creazioni.
Si vivono sulla propria pelle storie di passioni, di desideri ardenti, estremi, totali; amori che scorrono sulla sottile linea rossa che separa vita e morte. Violetta e la passione spinta fino al sacrificio di una prostituta malata terminale; Aida e la condizione di un’esule senza patria sepolta viva col suo amato; Otello e il suo “doppio” Jago in un conflitto autodistruttivo al cospetto del corpo senza vita di Desdemona; l’eros omicida e gli incubi insanguinati di Lady Macbeth; l’impeto esaltato di Leonora e un passato indicibile che incombe sul presente; l’invidia assillante e morbosa di Rigoletto nei confronti del Duca; l’amore impossibile di un figlio ribelle all’autorità del padre: Don Carlos.
Dalle parole, intimamente ascoltate, e incorporate in una dimensione sensoriale, si materializzano fantasmi amati e temuti, travolti e travolgenti, di quel desiderio vorticoso, spesso rovinoso, che permea tutto l’immaginario verdiano.