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Venerdì
30
Agosto

Villa del Grumello Teatro Danza 2024

Prima giornata del festival

Amabili resti
di e con Luca Campanella e Françoise Parlanti, Compagnia degli Istanti

Armonia e disarmonia, illusione e ideale coabitano in questo assolo dove la figura di una donna indaga l’intimità di un ricordo. Una lontana memoria rivive nella figura di una donna che si spinge alla ricerca dell’armonia e disarmonia, dell’ideale e dell’illusione. Resti di una purezza ormai passata avvolgono il corpo che si muove fra lontane tracce di ciò che era e non è più.


Koi no yokan
di e con Luca Campanella e Françoise Parlanti, Compagnia degli Istanti

Koi no yokan è un’espressione di lingua giapponese che rappresenta la sensazione di aver incontrato la persona per cui si è destinati. Un presentimento di un legame profondo, che troverà conferma soltanto con il tempo. I due interpreti creano il loro dialogo attraverso le forme, la relazione con il tempo e lo spazio che condividono. Contatti sfiorati, tremanti, delicati, caldi e forti che conducono ad un vortice di smarrimento uno nell’altro. La delimitazione spaziale iniziale delinea le traiettorie di vita dei due protagonisti, prima del loro incontro. La profondità del contatto tra le due anime, porterà ad una condivisione profonda degli spazi interiori ed esterni, con una graduale frammentazione, anche violenta, dei limiti che li separano.


Inside human being
Performance con Valentina Saggin, Irene Ferrara e Angelica Margherita, Compagnia Arearea, tratto da Trilogia sul confine

Esistono confini naturali come fiumi, mari e montagne e quelli tracciati dalla mano dell’uomo su fogli di carta che segnano una separazione, definiscono il di qua e il di là, noi e loro. «Il confine è [...] necessario, per definire sé stessi e, di conseguenza, gli altri, [...]. Ciò che è importante è comprendere però quale significato la gente attribuisca a tali confini». Così tenta di definirlo Marco Aime nel suo saggio Comunità. Esiste però un confine che è presente da sempre, concretò e fatto di materia, la vera linea che separa noi dal mondo: il corpo. Il suo sentire è mutevole e diverso per ognuno, vibra e risponde agli stimoli esterni ed interni. Ma che cos’è l’interno? Cosa c’è nel nostro profondo? Ecco allora che la percezione del confine diventa soggettiva e personale e ci porta a domandarci quanto possiamo osare con questo nostro limite, con questa linea che separa il possibile dall’impossibile.


Swan
Spettacolo di e con Aldo Rendina, accompagnamento alla creazione Federica Tardito, produzione Compagnia Tardito Rendina, coproduzione Europa Teatri e Sosta Palmizi

«Un approccio al Lago dei cigni come moto per rinascere fedele a nessuna versione. Cercando tra i segni conosciuti, una personale via, perdendomi tra ironia e intimità. Sono partito da alcuni elementi intorno all’opera senza volerne fare una rilettura, percorrendo la via di un libero approccio. È stato un lungo covare, quella dimensione che comprende la cura, la vigilanza, l’attesa della schiusa, in fiducia, lasciando parlare il frutto della creazione, cercando di non incanalare anzitempo i suoi germogli. Si scorge un uomo e il suo dare spazio a qualcosa di assurdo, inconsueto, sogni e piccole magie. Ne emerge l’innocenza, la parte fanciullesca che gioca scavalcando l’età, entrando in più stanze della propria anima, insieme al bisogno di evasione e ribellione. Sullo sfondo un lago dalla superficie increspata dal quale emergono nuovi differenti cigni, inevitabile lo scontro con i miti contemporanei e l’immortalità» (Aldo Rendina).


Per partecipare agli spettacoli è necessario l’acquisto del biglietto omnicomprensivo della giornata qui.

Ristoro del Grumello e aperitivi a cura de La Breva catering dalle 18.

Informazioni

Prezzo: 10 euro (ridotti a 5 euro)

Contatti

Telefono: +390312287620
Email: [email protected]

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Data e Ora

Inizio: venerdì 30 agosto 2024 18:30

Fine: venerdì 30 agosto 2024 21:00

Giorni di apertura
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Luogo
Villa del Grumello

Como, via per Cernobbio 11