Ciarlatani
Prosegue la Stagione di Prosa organizzata da Fondazione Teatro Donizetti, con una proposta di spettacoli da dicembre a maggio: appuntamento con la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro.
1.agg. colloq. Chi finge ciò che non è o non sente.
2. n. e f. desus. Attore di teatro, specialmente di commedie.
1. Ciarlatani racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro. Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare. Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo.
2. Ciarlatani sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che Ciarlatani sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica.
3. Infine, Ciarlatani è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione.
di Pablo Remón
traduzione italiana Davide Carnevali da Los Farsantes
regia Pablo Remón
con Silvio Orlando
e con Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi
scene Roberto Crea
luci Luigi Biondi
costumi Ornella e Marina Campanale
produzione Cardellino srl
in coproduzione con Spoleto Festival dei Due Mondi e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
si ringrazia per la collaborazione Premio David di Donatello e Piera Detassis
Durata 1 ora e 50 minuti compreso intervallo
Stagione Prosa
La stagione teatrale 2024/2025 del Teatro Donizetti si preannuncia ricca di grandi nomi e spettacoli di qualità. A partire da dicembre, con la regia di Massimo Popolizio, il teatro ospiterà grandi attori italiani come Umberto Orsini e Franco Branciaroli in "I ragazzi irresistibili". Seguiranno poi spettacoli con protagonisti del calibro di Alessandro Haber, Ugo Dighero e Silvio Orlando. La stagione spazierà da classici come Molière e Italo Svevo a autori contemporanei come Claudio Tolcachir e Eduardo De Filippo, offrendo un mix di generi e stili che soddisferà un pubblico eterogeneo. A concludere la stagione, il celebre Daniele Finzi Pasca porterà a Bergamo il suo toccante spettacolo "Titizé – A Venetian Dream". In sintesi, una stagione teatrale che promette di emozionare, far riflettere e divertire il pubblico bergamasco.