L’atroce caso di Caterina Medici
Ballerini e D’Auria raccontano La strega che non c’era al Carducci

La strega che non era. L’atroce caso di Caterina Medici
liberamente tratto dal libro La strega e il capitano di Leonardo Sciascia
di e con Marco Ballerini e con Francesco D’Auria alle percussioni
È la storia di Caterina Medici, giovane donna accusata di stregoneria nel 1616 e per questo condannata a morte. Nata a Broni - nel pavese, nella seconda metà del Cinquecento, Caterina Medici si sposa giovane e, una volta rimasta vedova, inizia a lavorare a servizio di famiglie nobili e ricche tra Piemonte e Lombardia. Nel 1616 prende servizio a Milano a casa del senatore Luigi Melzi d’Eril: dati i disturbi di cui quest’ultimo inizia a soffrire qualche mese dopo, Caterina viene accusata di averlo affatturato.
Denunciata, Caterina viene processata, senza che nessuno le creda, e condannata dal tribunale civile prima e dall’Inquisizione, poi: nella primavera del 1617 Caterina Medici viene condannata a morte. Incatenata, viene portata su un carro per le strade di Milano fino a piazza Vetra, dove viene bruciata: della storia della “strega” che non era, hanno scritto, tra gli altri, Alessandro Manzoni, Pietro Verri e Leonardo Sciascia. A lei il Comune di Broni ha intitolato una via.