Ambiente
Mercoledì 19 Settembre 2012
Depurare l'acqua di casa
Ecco i limiti e le possibilità
Un decreto fissa con precisione quelle che sono le prescrizioni a cui si devono attenere gli impianti per depurare ulterirmente l'acqua del rubinetto
E sono decine di migliaia coloro che cercano di migliorare questa acqua anche ricorrendo a sistemi dometici di depurazione: impianti a osmosi inversa, filtri per il cloro, addolcitori e caraffe filtranti. Tutti dispositivi che ora possono contare su un quadro legislativo adeguato.
Con la recente entrata in vigore del Decreto del Ministero della Salute 25/2012 adesso però i consumatori che intendono acquistare impianti, sistemi e apparecchi sicuri ed efficaci, ora devono contare su regole stringenti. Innanzittutto, stop ai informazioni generiche: gli apparecchi nuovi per legge devono essere accompagnati da libretti di istruzioni per l'uso e la manutenzione molto chiari e precisi e non sono ammesse informazioni ingannevoli su proprietà depurative inesistenti, visto che l'acqua del rubinetto è perfettamente potabile.
Un particolare importante è che devono assicurare per tutto il loro ciclo di vita le prestazioni dichiarate, e i riferimenti alle prestazioni devono riguardare "esclusivamente sostanze e/o elementi e/o parametri biologici testati sperimentalmente, ovvero essere documentati da letteratura comunemente accettata a livello internazionale" (come le norme tecniche europee EN e linee guida OMS).
E l'installazione degli apparecchi dovrà essere effettuata da imprese abilitate che dovranno rilasciare un'apposita dichiarazione di conformità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA