Animali
Domenica 19 Febbraio 2012
Cani-medico con i bambini
Una cura chiamata coccole
Da Napoli l'esperienza di un gruppo di volontariato che ha introdotto i cani in corsia, per alleviare le giornate di ricovero dei piccoli pazienti. Il valore dell'esperimento è stato spiegato nel ruolo che il piccolo assume verso l'animale. Notevoli progressi sono stati riscontrati nella capacità relazionali e d'interazione
Per due ore, il martedì di ogni settimana i piccoli degenti del reparto di pediatria generale del II Policlinico dell'Università Federico II di Napoli, dal 2007, hanno incontrato gli operatori di un'associazione di volontariato, Aitaca
La fondatrice, Amelica Stichi ha deciso di portare nella "terapia" anche l'AAA (Attività Assistita da Animali).
Il gruppo di Aitaca infatti ha valutato i benefici percepiti dagli oltre mille bambini (tra i 3 e i 14 anni) in uno studio dal quale è emerso che tutti hanno avuto un "miglioramento delle capacità relazionali e di interazione. In particolare per i bambini con disturbi del comportamento si è registrato un incremento delle competenze linguistiche e relazionali e nei soggetti con disturbo da deficit di attenzione e iperattività' si è osservata una riduzione dell'iperattività e un aumento dell'attenzione".
Ma il valore di portare gli animali in corsia è testimoniato dagli stessi volontari che hanno visto la gioia dei piccoli e nel ricordo la possibilità di cancellare gli aspetti negativi dell'esperienza in ospedale.
La stessa Stichi ha spiegato il tipo di operazione che svolgono i cani: "Il cane è un catalizzatore dell'attenzione, un propulsore delle capacità cognitive, relazionali ed emotive" ha detto aggiungendo che " bambini non hanno sufficienti strumenti cognitivi per capire perchè non possono tornare a casa e devono restare in ospedale e questo li fa sentire vulnerabili, tristi. Il poter "insegnare" ad un animale a fare un esercizio e ripeterlo insieme a lui lo rende competente ed "esperto", quindi più sicuro".
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