Animali
Lunedì 08 Marzo 2010
Galline più libere e più sane
Sulle uova l'ultima guerra "verde"
Sabato 13 e domenica 14 marzo la Lega antivivisezione lancia in 350 città italiane una mobilitazione per convincere i consumatori a non consumare più uova prodotte da galline costrette in piccolissime gabbie di batteria. In queste condizioni vive in Italia l'80% delle galline da allevamento
Eppure in Italia l`80% delle galline allevate, corrispondenti a 40 milioni di galline circa, vivono ancora nelle strette gabbie di batteria, grandi meno di un foglio A4, senza alcuna possibilità di muoversi, sottoposte a una vita innaturale, per produrre gran parte di quei 12,9 miliardi di uova consumate dalle famiglie italiane in un anno.
Nel 2008 il consumo medio per abitante è stato di 224 uova, contro le 219 del 2006.
Secondo un`indagine di Eurobarometro, il 62% dei consumatori Ue sarebbero disponibili a cambiare il loro abituale supermercato pur di acquistare prodotti maggiormente rispettosi del benessere degli animali. Per questo sabato 13 e domenica 14 marzo la Lav (www.lav.it) sarà presente in 350 piazze d`Italia per chiedere ai consumatori e alle istituzioni di orientare le loro preferenze d`acquisto verso uova di galline libere, evitando d`acquistare le uova etichettate con il codice 3 (allevamento in gabbia).
Ai tavoli Lav, i cittadini potranno, oltre a firmare le cartoline-appello rivolte ad amministrazioni locali e supermercati invitandoli così a preferire le uova di galline libere, sostenere questa campagna per restituire la libertà alle galline portando a casa il tradizionale uovo di cioccolato fondente della Lav, in cambio di un contributo di 11 euro.
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