Animali
Venerdì 21 Giugno 2013
Piccoli uccelli feriti
Ecco come salvarli
Dalla Lipu una serie di indicazioni nel caso ci si imbatta, durante le escursioni estive, in volatili che si trovano in pericolo
In questo periodo è facile imbattersi, soprattutto per chi fa escursioni, in piccoli uccelli feriti. Cosa fare in questo caso?, va raccolto oppure no?
A dare precise indicazioni di come muoversi è la Lipu, la Lega di protezione degli uccelli che innanzitutto lancia un avvertimento.
«Il nostro istinto - dice la Lipu - ci induce a raccoglierlo e portarlo a casa per “allevarlo”. Questo atteggiamento, peraltro lodevole in quanto dimostra sensibilità nei confronti della natura, non sempre si rivela corretto per la salute del nidiaceo.
Gran parte dei nidiacei abbandona spontaneamente il nido (merli, passeri, civette.) quando ancora non è un perfetto volatore: questi animali non sono abbandonati, anzi sono accuditi dai genitori che li accompagnano nella graduale autonomia attraverso le “cure parentali” tipiche di ogni specie. Raccogliere uno di questi nidiacei significa strapparlo alle cure dei genitori, sicuramente più valide del più esperto e attento veterinario».
Il pericolo è anche un altro, al di là di quelli penali per la detenzione illegale di un esemplare selvatico. Il rischio maggiore per il volatile è legato al fatto che «errate pratiche di soccorso e allevamento dei nidiacei possono determinare il fenomeno dell’”imprinting” sulla persona che li cresce facendone animali con una identità specifica deviata in modo irreversibile e non più in grado di affrontare una normale vita selvatica.
Nei Centri di Recupero si adottano tecniche volte a limitare il contatto umano con tutti i degenti selvatici per scongiurare l’imprinting sull’uomo».
In ogni caso va valutato se l’animale ferito è in reale stato di pericolo (se di piccola taglia minacciati da gatti o altri predatori, finiti in mezzo alla strada.) e quindi per sopravvivere ha bisogno di cure da parte dell’uomo
Oppure se si tratta di nidiacei sani, anche se ancora incapaci di volare e non in pericolo nel qual caso devono essere lasciati nel luogo di ritrovamento. Avendo l’accortezza, ad esempio, se si è in casa di trattenere il proprio animale domestico
Spesso la fonte di pericolo può essere eliminata ad esempio trattenendo l’animale domestico o spostando il piccolo uccello di qualche metro dalla potenziale minaccia. Comunque vigilare sul nidiaceo con discrezione e lasciarlo alla famiglia sarebbe la cosa ottimale sapendo - come ricorda ancora la Lipu - che gli uccelli non abbandonano i propri pulcini se toccati da un essere umano che tenta di spostarlo da un pericolo imminente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA