Cronaca / Como città
Mercoledì 02 Dicembre 2009
Droga negli scarichi della città
La procura apre un'inchiesta
Esposto dell'Asl dopo il ritrovamento di sostanze stupefacenti nella rete fognaria di Como. Proprio l'Asl avrebbe ravvisato reati penali dopo i primi prelievi effettuati sulle acque d’ingresso agli impianti di viale Innocenzo
Droga nelle fognature: in Procura è aperta un’indagine, in seguito ad un esposto contro ignoti presentato dalla Asl l’anno scorso e che ipotizza scarichi abusivi ed inquinamento. Il fascicolo è stato assegnato al sostituto procuratore della Repubblica Simone Pizzotti che probabilmente si sta avvalendo di una consulenza tecnica per stabilire di quale natura siano gli inquinanti, a chi risalgano gli sversamenti e, secondo quanto si è appreso, la ricognizione è particolarmente complessa, nel reticolo sotterraneo che non è tutto completato.
Boom di residui di sostanze stupefacenti negli scarichi comaschi: a sollevare il caso, la consigliera comunale della Lista Per Como, Roberta Marzorati, l’altra sera a palazzo Cernezzi. Ha rivelato che la Asl ha affidato all’Istituto Mario Negri di Milano un’indagine sulle acque reflue in entrata nell’impianto di Comodepur e «i dati sono scioccanti - ha detto la consigliera - verranno resi noti tra poche settimane dal Sert, ma si sa già che siamo a livelli di città come Milano». La Asl, ieri, ha replicato con un comunicato, in cui definisce «incomplete e frammentarie» le fonti dalle quali la dottoressa Marzorati ha attinto. Ma è evidente che le implicazioni non sono solo di carattere sociale: la Asl avrebbe ravvisato reati penali dopo i primi prelievi effettuati sulle acque d’ingresso agli impianti di viale Innocenzo e perciò s’è rivolta alla Procura.
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