La difesa di Sherlock Holmes
perfezionata a Barni
Si chiama Bartitsu ed è la fusione di arti marziali e di autodifesa, un metodo sviluppato in Inghilterra tra il 1898 e il 1902. Nel film ora nelle sale intitolato “Sherlock Holmes”, il noto investigatore combatte usando queste mosse. Il tipo di combattimento è preso da un libro di Tony Wolf e dal lavoro di un gruppo di persone tra cui Ran Arthur Braun, coreografo d'armi israeliano residente a Barni.
BARNI Bombetta ben calata in testa, camicia bianca con colletto rigido e bastone da passeggio. Con questo vestiario impeccabile Sherlock Holmes si confronta con gli avversari in una Londra che dall'epoca vittoriana ha fatto propria una nuova tecnica, miscela tra il combattimento occidentale e orientale.
Si chiama Bartitsu ed è la fusione di arti marziali e di autodifesa, un metodo sviluppato in Inghilterra tra il 1898 e il 1902. Nel film ora nelle sale intitolato “Sherlock Holmes”, il noto investigatore combatte usando queste mosse; il tipo di combattimento è preso da un libro di Tony Wolf e dal lavoro di un gruppo di persone tra cui Ran Arthur Braun, coreografo d'armi israeliano residente a Barni. Braun ha anche realizzato come produttore e co-regista un documentario sul Bartitsu Il suo gruppo di lavoro ha partecipato a film come Gangs of New York, Casanova, Excalibur, Le Cronache di Narnia e il Signore degli Anelli.
Il Bartitsu non poteva mancare nel film su Holmes: «Il coreografo Richard Ryan per conoscere la tecnica ha utilizzato due libri di Tony Wolf e la nostra esperienza; dallo stesso gruppo di persone è nato il documentario di cui si può trovare un'anticipazione in rete. La particolarità è che questa tecnica funzionava, e bene, già un centinaio di anni fa, mescolando diversi stili che provenivano da zone diverse del mondo e s'incontravano a Londra. Funzionava allora e funziona ancora oggi».
Giovanni Cristiani
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