Cronaca
Domenica 28 Marzo 2010
Area ex Trevitex
un deserto in città
In uno dei primi sabati di primavera c'è folla ovunque, in centro, sul lungolago, nei centri commerciali intorno alla città, a Villa Olmo per la mostra. Pieni i negozi, affollate le vie, gente in strada, sulle panchine, nelle piazze. Ma nell'area ex Trevitex c'è il solito deserto. Dal mattino alle 3 del pomeriggio sono 160 scontrini
Punto numero uno: centro città. Gente in coda per trovare posteggio, gente in giro per negozi. Gente al lago, gente in piazza, gente nelle gelaterie, gente sulle panchine. Gente.
Punto numero due: Bennet di Montano. Trovare posteggio è un'impresa, per quanto i posti auto siano migliaia. Clienti in ogni angolo, gente in ogni corridoio, file di carrelli a ogni cassa, famiglie in ogni negozio. Gente.
Punto numero tre: Villa Olmo, mostra di Rubens. Via Borgovico è un serpente continuo di auto. Il posteggio si trova con facilità, ma i giardini della villa sono affollati di gente.
Punto numero quattro: Iper di Grandate. Auto ovunque, clienti im gelateria, in rosticceria, al banco del pesce, nel reparto elettronica, al bar e al ristorante. Gente.
Punto numero cinque: Esselunga di Lipomo. Manco ci si gira come al solito, di sabato più degli altri giorni. Pieno il posteggio piano terra, manovre pericolose al posteggio al piano sopra per riuscire a trovare un posto vuoto, quasi tutte le casse funzionanti e clienti in fila dappertutto. Gente.
Punto numero sei: Esselunga di via Paoli. «Quale? chiede di rimando qualcuno - Perchè c'è un'Esselunga in via Paoli?». Sono in tanti quelli che ancora non lo sanno, nonostante il centro sia aperto dal 21 ottobre 2005. «In arrivo 200 negozi e una multisala», diceva il titolo di un articolo di cinque anni fa. Europlex puntava a 600mila spettatori. La multisala ha chiuso, l'Esselunga sopravvive ma non vende neppure la Coca cola (solo Pepsi). Il multisala è stato pensato con tre posteggi sotterranei. Ma funziona solo il piano - 1. Non è pieno neanche quello. E anche quando è mezzo pieno, è riempito da chi deve andare in ospedale o a far commissioni in zona Camerlata. Ci sono cinque ascensori, quattro sono fuori servizio. Quello che funziona porta solo al piano 0. La scala mobile che saliva al cinema è recintata. Il corridoio che porta al supermercato è semideserto. Otto casse, di solito sempre spente. La cassiera compare quando (e se) arriva il cliente. Siccome è sabato e c'è più movimento del solito, per qualche minuto ce ne sono aperte due. Ma poi un cassiere torna agli scaffali. Scontino numero 160 alle 3 del pomeriggio, quando anche il più piccolo negozio ha superato la quota a mezzogiorno. Comodo è comodo, perchè non si fanno code, non si perde la fila del posteggio e anche con i sacchi pieni si trova subito la macchina. Però, nonostante la gentilezza delle cassiere, ha un che di disabitato. Tutto enorme, tutto alla larga, piùà che un supermercato un negozio di alimentari enorme che lavora poco. Del centro commerciale, l'area ex Trevitex non ha proprio niente, non solo la mancata autorizzazione dell'amministrazione provinciale. Il vuoto servirebbe una volta usciti per riuscire a tornare su via Paoli senza farsi ammazzare.
Anna Savini
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