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Cronaca / Lago e valli
Venerdì 09 Aprile 2010
Sei indagati per la casetta:
c'è anche il tecnico comunale
La Procura mette i sigilli alla villetta del golfo delle Cinque Case
A ordinare il sequestro preventivo è stato il sostituto procuratore Simone Pizzotti, titolare di un fascicolo aperto su abuso d'ufficio e che vede nel registro degli indagati ben sei persone. Oltre che sul proprietario, la procura indaga pure sul direttore dei lavori, l'ingegner Andrea Buzzi Franzoso, Attilio Vanoli, Fernando Copes, Albina Raviscioni e Pierangelo Nonini, ovvero il responsabile del servizio tecnico edilizia privata del Comune di Gera Lario che ha dato parere favorevole al permesso di costruire in una zona dove, secondo gli inquirenti, in realtà non sarebbe stato possibile edificare nulla di nuovo.
E infatti i lavori per la villetta in riva al lago avrebbero dovuto essere nient'altro che un ampliamento di uno stabile che risultava accatastato, ma che secondo la tesi dell'accusa - che ha deciso di procedere al sequestro, forte di una consulenza di parte - era un capanno abusivo. In ogni caso, stando a quanto ricostruito dagli uomini della Forestale, delegati dal pubblico ministero a indagare sul presunto abuso edilizio, la villetta non sarebbe un ampliamento di quel casottino, ma un edificio realizzato ex novo, e che dista una trentina di metri dall'abitazione alla quale sono stati messi i sigilli.
Il sindaco di Gera Lario Vincenzo Del Re, nei mesi scorsi, quando la Forestale mise sotto sequestro proprio quel casottino, precisò che si trattava di «un'operazione ammessa dalle norme tecniche del piano di governo del territorio». Una versione evidentemente non condivisa dalla procura, che ha decretato il sequestro preventivo del cantiere nonché della darsena realizzata sotto la villetta.
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