Cronaca / Como città
Giovedì 08 Luglio 2010
«Dannata crisi,
rinuncio alla badante»
In aumento le segnalazioni all'Auser di cassa integrati che devono curare i genitori anziani e quindi si rivolgono all'associazione per usufruire del servizio gratuito di trasporto per anziani e ammalati nelle strutture sanitarie del territorio di Como e provincia
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Se i soldi sono di meno, a qualcosa bisogna rinunciare, e la badante, seppure necessaria, rappresenta una spesa consistente. Il suo taglio, però, dà il via a una serie di guai che mettono a dura prova i nervi e l'equilibrio di una famiglia. Nessuno prende mai una badante per divertimento. La assume perché ha anziani non autosufficienti in casa. E quando l'aiutante se ne è andata, tutto il peso della loro cura ricade sul figlio o sulla figlia dell'anziano.
All'Auser filo d'Argento hanno visto le richieste di servizi di trasporto per malati e anziani impennarsi in questi primi quattro mesi dell'anno. «E uno dei motivi è proprio questo - dice il presidente Gianfranco Garganigo -. Chi va in cassa integrazione non può più permettersi la badante. Solo che i figli da soli non riescono a farcela a fare tutto e allora chiedono aiuto a noi che offriamo servizi gratuiti».
Nel 2009 il nostro servizio telefonico (800-995988), che risponde ogni giorno dell'anno 24 ore su 24, ha avuto 4.268 chiamate, con 6.813 richieste di trasporto, la maggior parte delle quali con accompagnamento. Nei primi quattro mesi di quest'anno è aumentato tutto del 20-23 per cento. Quindi già 120-130 persone in più rispetto al 2009.
«Quando si annuncia la fine della crisi economica non si tiene conto che la crisi sociale inizia adesso e non è affatto finita - dice il presidente -. Tutte le persone che sono state licenziate o sono state messe in cassintegrazione negli ultimi anni arrivano adesso».
Anna Savini
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