Cronaca / Como città
Sabato 24 Luglio 2010
L'ultima beffa della tangenziale
«Como deve avere pari dignità»
Como non crede all'alternativa ipotizzata dall'assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo al secondo lotto della tangenziale (da Albate ad Albese) dichiarato non realizzabile. Alternativa che si chiama «Varese-Como-Lecco», ma a cui guardano tutti con scetticismo.
Giorgio Pozzi, presidente della commissione Territorio in Regione rimanda la presa di posizione: «La prossima settimana - dice - incontrerò l'assessore Cattaneo e vedrò di capire perché ha detto questo e farò di tutto affinché si realizzi la tangenziale intera perché sono tanti anni che la provincia e capoluogo la aspettano e ne hanno bisogno». Luca Gaffuri, capogruppo Pd al Pirellone tuona: «Siamo al fallimento completo della politica infrastrutturale della provincia di Como».
Durissima anche la deputata del Pd e consigliere provinciale Chiara Braga: «La mancata realizzazione del secondo lotto della tangenziale di Como costituirebbe una grave penalizzazione nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della viabilità in un'un area altamente congestionata e cruciale per i collegamenti internazionali». Il vice capogruppo provinciale Pd Rosangela Arrighi se la prende con Carioni: «La volontà di imporre a tutti i costi la Varese-Como-Lecco è probabilmente la prima causa del tentativo di affossare il secondo lotto della tangenziale di Como. Il Presidente Carioni non può continuare a fare Ponzio Pilato: sulla Varese-Como-Lecco ci dica una volta per tutte se è solo "fumo negli occhi"».
Elisabetta Patelli attacca: «Dopo tutti questi anni la montagna ha partorito il topolino senza gambe. Se è indubbio che da ormai molti anni è diventato indispensabile un sistema tangenziale alla città che liberi dalla morsa di auto e gas la prima periferia di Como, è anche evidente che le strade, grandi, piccole e medie che siano, si devono fare quando servono».
Gi. Ro.
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