Cronaca / Como città
Lunedì 02 Agosto 2010
Como, mancano 1400 posteggi
Il tesoretto nascosto del Comune
Spetterebbero alla città e dovrebbero essere a disposizione di tutti i comaschi. Peccato che le cose, finora, siano andate in modo molto diverso. Si tratta di alcune delle aree che i privati - in cambio del via libera a un piano attuativo o di recupero - sono tenuti a cedere gratuitamente all'amministrazione cittadina
Si tratta di alcune delle aree che i privati - in cambio del via libera a un piano attuativo o di recupero (cioè all'edificazione di appartamenti, uffici e quant'altro) - sono tenuti a cedere gratuitamente all'amministrazione cittadina, in base a quanto stabilito da specifiche convenzioni. Qual è il problema? Semplice: spesso questi accordi rimangono soltanto sulla carta tanto che, a distanza di anni, Palazzo Cernezzi non ha ancora acquisito moltissimi parcheggi ed aree verdi promessi dai costruttori e previsti dalle intese tra le parti.
La convenzione è stata firmata (non di rado dieci o quindici anni fa), ma non sono mai stati nominati i collaudatori delle aree da destinare al Comune. Oppure non sono stati stipulati gli atti di cessione davanti al notaio. Oppure posti auto, verde e percorsi sono stati sì realizzati, ma risultano di fatto “nascosti” (non esistono cartelli che ne segnalino la natura di spazio pubblico), quando non addirittura inaccessibili ai cittadini (l'accesso è sbarrato). Insomma, il cemento a Como avanza ma il Comune in molti casi si dimentica di incassare la contropartita prevista.
Un patrimonio tutt'altro che esiguo, visto il gran numero di piani attuativi licenziati negli ultimi anni. Basti pensare, a questo proposito, che la stessa giunta comunale nel novembre 2007 aveva annunciato che entro la fine di quell'anno avrebbe provveduto ad acquisire per l'uso pubblico qualcosa come 1.700 posti auto. Cifra che, secondo l'opposizione, non sarebbe scesa di molto: le stime parlano infatti di circa 1.400 posti ancora da rendere “visibili”, senza dimenticare gli spazi verdi.
L'elenco, quindi, è ancora lungo e proprio per questo gli uffici del settore Urbanistica di Palazzo Cernezzi hanno intensificato il lavoro e stanno passando al setaccio tutte le convenzioni che non sono state attuate o sono state attuate solo in parte, in modo anomalo. Si è riusciti, così, a sanare qualche situazione, dai posti auto in via Carloni alla «Panaria» di via Quasimodo, tuttavia molte altre devono ancora finire sotto la lente d'ingrandimento.
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