Cronaca / Como città
Mercoledì 04 Agosto 2010
Niente più deserto d'agosto
Città piena non solo di turisti
Soliti problemi con i posteggi che non si trovano, via Milano e Tangenziale in coda, mercato affollato, bar, negozi e piazze piene. I battelli continuano a scaricare turisti e anche se comaschi in ferie ce ne sono, Como non si svuota
Ieri era giorno di mercato e non c'era molta differenza tra un martedì di giugno o luglio e questo primo martedì di agosto dopo i primi due week end di esodo da circoletto rosso. Solita coda in via Milano, posteggi pieni in viale Lecco, zero posti nella piazzetta della banca Carige. Affollati i tavolini del Monti, affollati i tavolini da Piero, gente al Bolla, al Luisita, al Vittoria, clienti in tutti i bar. Movimento in piazza Mazzini e piazza Volta. I battelli continuano a scaricare gente e le barche del Tassel a caricare clienti. Una famiglia di turiste arabe, jeans e vestiti moderni, ma velo in testa, si fa le foto con il telefonino sfondo Garbo. Una famiglia di indiani si passa plum cake e tortine da un sedile all'altro della monovolume mentre il padre carica le valigie davanti al Barchetta. Una turista giapponese chiede dov'è un negozio di Prada. Un bel ragazzo siede nel baule della sua Crysler - targa francese - guardando fuori e mangiando Mc Donald. Ci sono insomma facce un po' diverse dagli avvocati in giacca e cravatta e le impiegate in tailleur e bicicletta. Anche di comaschi ce ne sono in giro ancora come la signora che sta pagando il conto da Tessabit portici Plinio. «Niente fuga d'agosto - dice la responsabile del negozio -. Ci sono i turisti e ci sono i comaschi». Che infatti si aggirano tra miniabiti di pelliccia e stivali all'inguine. Da Foot locker è un andirivieni di stranieri che provano scarpe da ginnastica. Alla Gelateria Cavour è un continuo chiedere coni e coppette in tutte le lingue. E infatti Giuliano Molli conferma: «C'è movimento. I comaschi ci sono, ma sono soprattutto i turisti. Como è la terza località turistica tra le più ambite in Italia, anche in agosto». «Niente deserto - conferma il titolare della gelateria Monti -. Si lavora, soprattutto con i turisti, ma i comaschi ci sono ancora, non se ne sono andati tutti». Al Caffè Ambrosiano, Alessandro Saibene e Rosario Rossi dicono:«Potrebbe anche andare meglio non è che a Como ci sia poi tutto questo gran turismo e i comaschi, un po' sono partiti».
Alla gastronomia Visini di via Ballerini i tavoli lunedì erano pieni.«Era una di quelle giornate in cui sembra di essere tornati a dieci anni fa - dice il titolare Stefano Visini -. C'erano tantissimi turisti. Un'infinità di francesi. Capita spesso, però, che il lunedì sia uno dei giorni più affollati non so se perchè prolungano il week end, ma c'è sempre più gente il lunedì del martedì. Comunque sabato abbiamo lavorato bene anche con i nostri clienti abituali, quindi non c'è stato il fuggi fuggi generale». Un cliente dice:«Io arrivo da Lugano, là c'era più gente di sicuro». «Per forza - interviene Emanuela Lovati - là ci sono i servizi. Qui manca tutto, a partire dai posteggi, non hanno neanche pensato di chiudere il posteggio dell'Arena una volta aperto quello di viale Lecco. Ed è un peccato perché Como è molto più bella di Lugano, i clienti che arrivano da fuori ce lo dicono sempre ma questa carenza di posteggi scontenta tutti». Un gruppo di turisti compra la frutta dall'ambulante tra il duomo e il Butti. «Dove la laviamo?», chiedono. Indicano una fontanella in zona ristorante Argentino. L'acqua scorre senza rubinetti. «È potabile?». «Boh - dicono due signori che stanno parlando proprio lì attaccato -. Però bevono tutti, provi». Un rubinetto per evitare sprechi e un bel cartello con acqua potabile eviterebbero il lavaggio dell'uva con rischio mal di pancia.
Anna Savini
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