Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 31 Marzo 2011
Le colleghe vogliono il pizzo
"Lucciola" picchiata a Cirimido
Botte da orbi, graffi e morsi: il tutto per un marciapiede conteso su cui esercitare il mestiere più antico del mondo. Tre in manette
Questa la vicenda andata "in scena" martedì sera a Cirimido, nella strada che costeggia l'area boschiva, zona di prostituzione dove da anni ormai esercitano prostitute, quasi tutte di colore. La storia ha visto protagoniste quattro lucciole di nazionalità nigeriana: una, di 25 anni, vittima di una tentata estorsione e lesioni (è stata presa anche a ombrellate) e le altre, tre sue connazionali, poi arrestate dai carabinieri della compagnia di Cantù.
I militari, intervenuti sul posto per le indagini del caso, sono infatti riusciti ad accertare i fatti e stabilire le responsabilità di quanto accaduto: martedì sera una lucciola di 25 anni è stata aggredita da tre sue connazionali per quello che si è configurato in un tentativo di estorsione. La giovane è stata presa a ombrellate, graffi e morsi e ha avuto bisogno di cure mediche: l'ambulanza della Croce rossa di Lomazzo l'ha trasportata al pronto soccorso del Sant'Anna dove i medici l'hanno giudicata guaribile con una prognosi di 10 giorni.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della caserma di Turate, i quali hanno sentito il racconto della vittima ed è emersa la realtà dei fatti. Dalla giovane prostituta le connazionali pretendevano una sorta di pizzo del valore di 500 euro per utilizzare il marciapiede: una "tassa" che la venticinquenne avrebbe dovuto passare alle colleghe ma che, a quanto pare, non ha mai voluto saldare. L'altra sera è quindi scattata la spedizione punitiva a base di botte: una scena alla quale hanno assistito anche automobilisti di passaggio, che hanno chiamato il 112 e il 118.
Le tre giovani nigeriane, con un'età compresa fra 23 e i 29 anni, sono state arrestata dai carabinieri con le accuse di tentata estorsione e lesioni.
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