Cronaca / Como cintura
Martedì 03 Maggio 2011
Cavallo finisce nel dirupo:
lo salvano con l'elicottero
Cavallasca: l'avventura è accaduta il primo maggio nei boschi della Spina Verde. Dopo una notte di attesa, l'arrivo dei soccorsi
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Primo maggio, Valter Motta decide di festeggiare la giornata in sella a Duca, stallone di 29 anni, in pensione nell'Azienda agricola dei fratelli Trinca a Villa Guardia. Arrivato a Cavallasca prende il sentiero immerso nei boschi fino al punto chiamato l'agrifoglio che immette sulla discesa verso le gallerie di S. Fermo, un tratto accidentato. Valter scende dal cavallo e lo guida lentamente quando il terreno sotto lo zoccolo posteriore cede e Duca cade rovinosamente nel canale sottostante.
«Sono subito sceso a cercare di recuperarlo - racconta Motta - ma il cavallo era terrorizzato e si è messo a correre fino a scivolare più in basso, fermandosi in una conca formata da vecchi tronchi d'albero, stremato». Lanciato l'allarme arrivano i vigili del fuoco del nucleo Speleo alpino fluviale che imbracano l'animale riportandolo sul sentiero dove si è sdraia senza più la forza di rialzarsi.
Sul posto era arrivato anche Attilio Trinca, proprietario del maneggio: «La situazione era pessima, il cavallo non aveva ferite né fratture ma lo choc subito aveva completamente prosciugato le sue energie; questo tipo di animale è estremamente emotivo e una cosa del genere può farlo collassare dalla paura».
Attilio e Valter si organizzano: il primo scende in paese a procurarsi del cibo, acqua e una coperta e a mezzanotte lascia il sentiero per tornare a casa mentre Duca e il suo padrone si apprestano ad affrontare la notte: il buio assoluto, il rumore di sassi che rotolavano sotto le zampe di cinghiali, volpi e faine, richiamate dall'odore della paura e respinte dalla presenza dell'uomo. Al mattino arriva il dotto Marelli, veterinario delle Asl, che alla vista dell'animale ne consiglia l'abbattimento. «Se deve morire, morirà nel luogo dove ha vissuto bene la sua lunga vita» decidono all'unisono Attilio e Valter. Unica possibilità per trasferire il cavallo nel maneggio è l'elicottero dei vigili del fuoco, parte la richiesta è comincia l'attesa, prima si parla della disponibilità di un volo da Bologna, poi da Bergamo. Remo Bilotta, coordinatore del nucleo Saft lascia trapelare qualche speranza per un finale positivo. Alle 17 arriva l'elicottero: i soccorritori imbracano il cavallo che poco dopo ondeggia lento sopra i boschi del Monte Sasso; trasferirlo fino a Civello è troppo rischioso, il volo si conclude in un grande prato a ridosso del campo sportivo di Cavallasca di fronte a decine di bambini e adulti attirati. Ora tutti fanno il tifo per quel vecchio e indomito cavallo.
Marialuisa Righi
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E' morto il cavallo scampato al dirupo