Erba, riapre San Cassiano
e si scopre più antica
Quando circa due anni fa erano partiti i lavori di restauro, non si sapeva che la sua origine fosse da spostare così indietro nel tempo. Le testimonianze venute alla luce confermano una sua origine antichissima, probabilmente prima del decimo secolo
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Per quel giorno il parroco don Alessandro Vismara ha previsto la grande inaugurazione di apertura, con una festa patronale e la processione. Per l'occasione, presso la parrocchia dovrebbe arrivare la famosa reliquia di San Cassiano, conservata nella cattedrale di Imola. Si tratta del braccio del santo, custodito in una splendida teca di argento cesellato. Una reliquia il cui culto è noto almeno dal 401 dopo Cristo.
Dopo l'inaugurazione la chiesa tornerà agibile per le messe e la celebrazione delle funzioni.
Maggior impulso all'inizio delle opere - ancora in corso - avevano dato i fondi assegnati per le bellezze architettoniche della Regione Lombardia. A San Cassiano sono arrivati 180mila euro (il sostegno regionale aveva toccato anche l'oratorio di San Luigi, ad Albavilla e l'ex capannone Invernizzi a Caslino).
Gli scavi per il rifacimento del pavimento hanno riportato alla luce antiche sepolture. Cosa che è successa in molti altri luoghi sacri della Pieve di Erba, che risalgono addirittura ad età preromana.
La Sopraintendenza dei Beni Architettonici di Milano ha diretto i lavori di recupero e ora i reperti sono allo studio degli archeologi. Solo dopo un attento studio si potrà essere più precisi sulla datazione.
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San Cassiano a Buccinigo
