Cronaca / Lago e valli
Martedì 12 Luglio 2011
Gravedona, l'hotel del vicesindaco
"un colpo alla riva del lago"
Claudio Poncia attacca: "La legge impone una distanza di 300 metri dalle rive per le costruzioni, ma ancora una volte si è trovata la scappatoia della deroga"
Le critiche arrivano da fuori: è la "quarta lista", quella che non si è presentata alle elezioni per mancanza di presupposti, a fare alcune considerazioni in merito. «La legge impone una distanza di 300 metri dalle rive per le costruzioni, ma ancora una volte si è trovata la scappatoia delle deroga, nel caso la pratica di sportello unico per le attività produttive, e l'albergo sorgerà a soli venti metri dal lago - interviene Claudio Poncia, storico sindacalista della Cgil - . A mio avviso si creano pericolosissime premesse per la temuta cementificazione della Poncia, una piana di un'unicità e di un valore senza pari. Non siamo per l'assoluta inviolabilità dell'area, ma per un suo sviluppo turistico occorrerebbe un piano particolareggiato; così, invece, anche gli altri proprietari si sentiranno autorizzati a costruire alla stessa distanza dal lago. Mi fa specie - prosegue Poncia - che la Sovrintendenza ai beni ambientali non abbia nulla da obiettare. Se penso che ha negato a più privati la posa di pannelli fotovoltaici nella zona a lago lamentandone l'antiesteticità, trovo a dir poco strano che ora possa concedere di costruire un albergo a venti metri dalla riva».
I due ex alberghi del centro paese sono privati e il sindaco, Fiorenzo Bongiasca, lo sottolinea: «Il Comune, purtroppo, non può incidere più di tanto nelle scelte dei privati. Con il proprietario dell'albergo Italia siamo in causa, mentre per la trattoria degli amici si è risolta di recente una problematica fra i proprietari e pare possa concretizzarsi la prospettiva di un suo recupero. Per la struttura comunale della Serenella sarà pronto in autunno un progetto di super-struttura ricettiva. Per quanto riguarda il progetto di nuovo albergo - prosegue il primo cittadino - mi pare superfluo rimarcare la carenza di posti-letto e di strutture ricettive di un certo livello nel nostro territorio".
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