Giù dalla scena, fuori dallo spazio limitato del palco, il Licinium è un buon successo anche d'indotto, di turismo teatrale: «Viaggiamo con circa settemila presenze l'anno - spiega l'ufficio stampa e vicepresidente dell'accademia Grazia Masciadri -. Per l'Otello ogni sera abbiamo cinquecento persone. Nonostante i rischi derivanti dall'essere all'aperto, c'è una grande maggioranza di persone che arriva da fuori: ecco gli erbesi ci seguono poco e in generale Erba è fredda».
L'emozione dietro la scena, prima del cono di luce che illumina l'attore. I preparativi, con il volto trasfigurato dal trucco e dalla tensione, poi la scala che porta al palco e infine l'applauso liberatorio del pubblico.
Una sera con gli attori che fanno grande il Teatro Licinium è l'incrocio di mille esperienze, modi diversi di rapportarsi all'arte di mettere in scena emozioni. Erba vuole impregnarsi di queste emozioni, scandite dalle parole scritte da Shakespeare, tanto da essere al via un progetto d'alto profilo, un festival del teatro shakespeariano.
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