Cronaca / Como cintura
Domenica 11 Settembre 2011
Riprendono le lezioni
all'insegna dei problemi
Disagi e malumori ad Olgiate Comasco, Tavernerio e Villa Guardia
Ad Olgiate Comasco, ultimati gli esami di riparazione nel liceo scientifico "Giuseppe Terragni", si conferma la perdita di una classe terza: le otto seconde dello scorso anno scolastico sono diventate sette terze. La scure dello sdoppiamento è caduta sull'ex seconda D che, alla luce dell'esito delle prove di recupero, è risultata la classe meno numerosa (diciotto ragazzi) delle tre ad indirizzo scientifico. Nove studenti sono stati accorpati all'ex seconda H, che diventerà la terza D, e gli altri nove sono stati aggregati all'ex seconda E, la nuova terza E. Per ridurre il disagio del taglio, è stata data facoltà agli studenti di scegliere la classe in cui essere inseriti, senza dover ricorrere alla lotteria del sorteggio.
A Tavernerio, paese sotto i riflettori anche perché lì, domani dalle 11.30 nell'auditorium dell'istituto comprensivo, avrà luogo la cerimonia con cui s'inaugurerà il nuovo anno scolastico in provincia di Como, a tutt'oggi non sono state ancora formate le due classi prime delle elementari, ed appare molto probabile che i bambini faranno parte per qualche giorno in una classe unica. L'istituto comprensivo raggruppa anche Albese con Cassano e la situazione delle iscrizioni appare sbilanciata: a Tavernerio 36 alunni, quindi due classi di 18 alunni ciascuna, ad Albese 53, con classi di 26 e 27 alunni. Undici alunni iscritti ad Albese, oltretutto, risiedono a Tavernerio. Gestirà la situazione un nuovo preside.
A Villa Guardia perplessità, sia alle elementari che alle medie, sul numero degli insegnanti di sostegno: il ministero dell'Istruzione ha comunicato di averne nominato 94mila, eppure il Comune anche quest'anno deve supplirne la carenza, alle elementari con circa 40 ore settimanali di assistenza ed alle medie con 18. «Si fa un conteggio sul numero dei ragazzi che hanno bisogno del sostegno, ma non si valuta la gravità di ogni situazione» afferma l'assessore Flavio Molteni. Dulcis in fundo: le famiglie dovranno contribuire all'assistenza dei figli, durante il pranzo in mensa, con una quota di circa cinquanta euro per l'intero anno scolastico.
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