Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 05 Ottobre 2011
Ennesimo ingorgo in Regina
Code chilometriche ad Ossuccio
I cittadini, esasperati, si rivolgono ai sindaci
Ad Argegno Francesco Dotti, in mattinata, si è trovato di fronte a un'emergenza causata dalla coda di auto che da Sala Comacina si è estesa fin oltre il suo Comune, paralizzando gli accessi alla Valle d'Intelvi, mentre a Ossuccio, per una serie di ingorghi i semafori sono andanti in tilt e la colonna ha superato Lenno. L'ingorgo è durato circa un'ora e mezza, tra le 9.30 e le 11.
Da parte sua Massimo Castelli, comandante della polizia locale dell'unione di Comuni della Tremezzina, ha fatto intervenire i suoi uomini per cercare di agevolare le manovre di un bilico lungo più di 16 metri che ha incrociato diversi pullman turistici, uno dietro all'altro, senza che alcuno si fosse preoccupato di stabilire delle partenze dilazionate nel tempo.
Gli alberghi sono in piena attività come se fosse estate, villa Carlotta richiama escursionisti da diverse località d'Italia e della Svizzera, ieri si sono aggiunti cinque pullman che hanno portato 250 studenti di una scuola di Milano sull'Isola Comacina. Per questi ultimi, però, il Comune di Ossuccio ha imposto partenze e arrivi in orari differenziati, un accorgimento che ha dato ottimi risultati.
«Non ne possiamo più - dichiara esasperato Giorgio Cantoni, sindaco di Ossuccio e presidente dell'Unione di Comuni della Tremezzina - in quanto nessuno vuole prendere decisioni, nessuno si mostra disposto a firmare un'ordinanza con delle limitazioni al traffico, l'Unione dopo avere consultato i vari Comuni ha inoltrato al prefetto una lettera con l'indicazione di possibili soluzioni da attuare con l'istituzione di fasce orarie per il transito dei mezzi pesanti prima in un senso poi nell'altro in modo da scongiurare deleteri incroci».
«La nota inviata in luglio è rimasta senza risposta. È un segnale preoccupante della prevaricazione rispetto ai cittadini e agli amministratori che li rappresentano esercitata da autotrasportatori, albergatori e operatori in genere. Per di più si sta assistendo a uno spropositato incremento dei passaggi di mezzi sempre più ingombranti. Come è possibile in queste condizioni arrivare al 2020, anno indicato per la realizzazione della variante della Tremezzina? Sono andati a monte anche i tentativi per collocare pattuglie fisse di ausiliari del traffico dotati di ricetrasmittenti con l'impegno di regolamentare i passaggi. Ci sarebbero voluti circa 50 mila euro, 35 o 40 sono stati trovati, ma le categorie imprenditoriali e gli autotrasportatori quando s'è trattato di mettere mano al portafogli si sono resi latitanti. Spiace dire queste cose, ma è la sacrosanta verità e il prefetto è perfettamente al corrente».
Marco Luppi
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