Cronaca / Lago e valli
Sabato 08 Ottobre 2011
Valli del Lario e del Ceresio
Comunità montana al verde
A Gravedona casse vuote dopo la fusione tra Alpi Lepontine e Alto Lario Occidentale
I conti sono in rosso e lo si è constatato in occasione dell'ultima assemblea, quando è emerso un buco di 250mila euro rispetto alle previsioni di bilancio.
Tutto dipende ora dalla Regione: a novembre, quando gli enti pubblici delibereranno gli assestamenti di bilancio, si saprà se dal Pirellone verrà stanziata la somma necessaria a colmare il disavanzo e raggiungere il pareggio. Una situazione, dunque, abbastanza delicata, che potrebbe anche portare, nell'ipotesi più negativa, a un dissesto finanziario e alla chiusura.
Il presidente dell'ente, Mauro Robba, non è sorpreso più di tanto: «Siamo tutti ormai ben consapevoli dei continui tagli dei finanziamenti ai Comuni e alla Comunità montane. Nel caso dell'ente comunitario Valli del Lario e del Ceresio il mancato contributo statale di quest'anno ha finito per contare doppio: dopo l'accorpamento stiamo ancora lavorando per raggiungere il pieno regime e, purtroppo, invece degli attesi 934mila euro, lo Stato ce ne ha stanziati soltanto 500mila. Sono comunque fiducioso, perché negli incontri con amministratori e funzionari della Regione ho ravvisato la massima comprensione e disponibilità. Lo scorso anno era risultato provvidenziale proprio un contributo regionale straordinario di 400mila euro».
Dovesse sparire la comunità montana, secondo Robba il territorio necessiterebbe comunque di un ente sovracomunale alternativo: «In Centro e Alto Lario la comunità montana riveste un ruolo utile e importante. Stiamo impostando una gestione dei servizi per tutti i Comuni sotto i mille abitanti, che nel comprensorio di competenza sono oltre l'80%. Un altro obiettivo di rilievo a cui stiamo lavorando è il consorzio forestale, destinato ad occuparsi della cura e della tutela dei boschi, così da prevenire il rischio di dissesto idrogeologico e di rendere poi più fruibile la montagna in chiave turistica. Chi potrebbe svolgere un simile ruolo in caso di fallimento dell'ente? Certamente un altro organismo sovracomunale che andrebbe istituito ad hoc».
«I dipendenti in forza alla comunità montana, nel contempo verrebbero assorbiti negli uffici regionali, senza quindi alcun risparmio. Ma è un'eventualità - conclude Robba - che per ora non voglio nemmeno ipotizzare, perché, come ho già detto, rimango fiducioso di poter risolvere questa delicata situazione».
Gianpiero Riva
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