Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 13 Ottobre 2011
La società comunale non paga
All'asta la caserma di Mozzate
La sede dei carabinieri pignorata per un debito di 48mila euro con Enel Sole
«Considerato che Mozzate Patrimonio è una società a capitale interamente pubblico, con socio il Comune di Mozzate, che si occupa della gestione del patrimonio immobiliare comunale - si legge nella delibera - si è ritenuto esservi la necessità di pagare quanto dovuto dalla partecipata a Enel Sole, onde evitare che sia disposta la vendita o l'assegnazione dei beni pignorati».
Una soluzione che però ha subito suscitato le critiche delle opposizioni.
«Siamo alle solite - sbotta Luigi Monza (Pd) - Il Comune fa sempre la parte di chi copre tutto e paga i debiti delle nostre partecipate. Sostenere in consiglio comunale che "è tutto a posto" dovrebbe avere un significato preciso, mentre invece le cose non stanno affatto così e poco importa se si tratta di debiti passati. Non possiamo quindi che sfiduciare questa amministrazione che non sa gestire il patrimonio e continua a voler essere drogata di nuovi finanziamenti».
«Chiunque andrà a governare in futuro la città - conclude Monza - deve invece avere bene in mente che il controllo della spesa e l'impegno a non sprecare le risorse non sono affatto passati in disuso né tantomeno fuori moda. Ci aspettiamo ora di avere chiarimenti rispetto ad altre situazioni debitorie del Comune e della Mozzate Patrimonio, ed attendiamo che in consiglio comunale vengano presentati i relativi bilanci».
«Sfido chiunque a capire qualcosa di quel che sta accadendo in città - ironizza Nicola Colicchio (gruppo "Con la città") - A seconda dei momenti il Comune fa da cassa alla Mozzate patrimonio, oppure avviene il contrario. In nessun caso però la situazione migliora, è sempre uno scambio a perdere ed il buco debitorio si ingigantisce di giorno in giorno. Il paradosso è che non si riducono i debiti, ma si paga per spignorare i beni e per pagare gli avvocati. Il debito e gli interessi restano e crescono».
«La situazione - chiosa Colicchio - era già difficile alla fine del mandato scorso e noi lo avevamo detto in campagna elettorale: bisognava cambiare registro, Bettoni e Galli invece ritenevano di avere in mano una Ferrari e non si parlava di ridurre i debiti».
«Utilizzando i soldi della discarica abbiamo ritenuto giusto impegnarci subito per togliere il pignoramento di un bene comunale - ribatte il sindaco, Denis Bettoni - Un atto doveroso, in quanto i debiti della Mozzate patrimonio sono di fatto anche quelli del Comune. In questo momento di difficoltà economica, la partecipata è poi anche alle prese con problemi legati agli affitti di alloggi che in alcuni casi non vengono pagati con regolarità. Sottolineo infine che si tratta di fatture risalenti agli anni tra il 2005 e il 2007, e che noi ora ci siamo trovati a dover onorare».
Gianluigi Saibene
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