L'ex sindaco di Lenno sul "Patria"
«Quattro milioni, ma spesi bene»

Giovanni Botta difende, in controtendenza in seno al Pd, l'investimento: «È buono, il Lario vive di turismo»

LENNO Incentivare il turismo quale unica promettente risorsa del Lario, e lo sforzo per rimettere in navigazione il "Patria" costituisce un rilevante presupposto. «Non esito a andare contro gli orientamenti manifestati da diversi amici di partito» - dichiara Giovanni Botta, già sindaco di Lenno, della Dc e del Partito popolare prima di confluire nel Partito democratico - «Da "laghée" intendo sostenere con ogni mezzo il progetto di recupero e rimessa in linea del piroscafo secondo le linee d'indirizzo finora perseguite dall'amministrazione provinciale, ente che dove sono stato consigliere per diversi anni in rappresentanza delle popolazioni del Centro Lario».

Botta aggiunge che «nonostante le obiettive difficoltà finanziarie in cui si dibattono gli enti locali, Provincia compresa, occorre portare avanti le buone idee destinate a assicurare nuovi sbocchi al turismo» e fa presente che la gravissima crisi della ferriera di Dongo e la situazione in cui versa quel poco che resta dell'ex fabbrica, un'unità produttiva un tempo con  1600 dipendenti, dovrebbe far meditare enti e persone collegate alle sorti dell'economia lariana.

In effetti, a parte l'Abb di Lenno - Ossuccio, con circa 210 occupati (una volta erano più di 600), sul Lago di Como sono rimaste poche attività produttive, dal momento che sono venute a mancare quelle del settore tessile, dalla Mantero di Menaggio alle fabbriche del Porlezzese e dell'Alto Lario. La vera grande risorsa, anche dal lato occupazionale, è ora il turismo; per questo i progetti destinati a richiamare gente meritano attenzione e sostegno.

«Sono convinto che l'intervento previsto dalla provincia sia necessario per completare un'opera che permetterà di rivedere in linea, magari appaiati, due storici piroscafi a ruote, il Concordia e il Patria, che hanno fatto la storia del Lago di Como, destinati spero a ridare lustro all'immagine del turismo» - fa presente Giovanni Botta - «Quelli che vorrebbero sospendere l'operazione di riqualificazione del "Patria" farebbero bene a tenere conto anche della migliore offerta del servizio pubblico, in quanto i piroscafi d'epoca, la Svizzera insegna, sono molto più apprezzati delle motonavi dell'ultima generazione».

«Un servizio d'alto livello potrebbe diventare fiore all'occhiello del Lario e permettere a un maggior numero di turisti di ammirare le nostre bellezze direttamente dal lago» - conclude l'ex sindaco di Lenno - «Non dimentichiamo che il trasporto pubblico su acqua è quello che costa meno, a livello regionale».
                                                                                            Marco Luppi
La storia del "Patria" in breve nell'edizione de La Provincia in edicola domenica 18 dicembre

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