Cronaca
Mercoledì 25 Gennaio 2012
Isi, danno ambientale a Saronno
Il Comune vuole 300mila euro
Non si è risolto il contenzioso con la compagnia di assicurazioni Allianz per la fideiussione
Tutto cominciò con il fallimento dell'immobiliare Isi, che di fatto ha bloccato la costruzione degli edifici. «L'immobiliare doveva versare al Comune la seconda rata per quanto dovuto per gli oneri di urbanizzazione e il permesso di costruire» - ha ricordato ieri mattina il sindaco, Luciano Porro - «Complessivamente 301.150 euro». Una somma che la sezione distaccata cittadina del tribunale di Busto Arsizio ha ordinato alla società assicuratrice di pagare, con un decreto ingiuntivo emesso il 24 novembre 2009.
«Quei soldi, però, non sono mai entrati nelle casse comunali» ha chiosato amaramente il sindaco. Allianz, infatti, aveva presentato un'opposizione al decreto, rigettata giovedì 28 aprile dal tribunale, che ha posto a carico dell'assicurazione anche le spese legali, portando la somma dovuta a 309.633 euro. Nonostante la doppia sconfitta, la società ha deciso di continuare per le vie legali depositando un ricorso in appello, notificato all'amministrazione giovedì 27 ottobre.
«Ovviamente abbiamo deciso di resistere» - ha continuato Porro - «Sia per i giudizi favorevoli già espressi dal tribunale, sia perché siamo convinti che queste somme ci siano dovute, visto che i lavori sono cominciati ed hanno lasciato sulle aree interessate molte tracce, dal piano di cemento agli scheletri dei vani ascensori». L'assicurazione sostiene invece che le opere non abbiano mai avuto inizio.
L'Isi avrebbe dovuto "recuperare" i 35mila metri quadrati situati tra la stazione e via Varese. «Il Comune avrebbe dovuto ottenere 900mila euro di oneri di urbanizzazione e 1,4 milioni di euro come opere a scomputo» - ha riepilogato Porro - «Gli interventi, invece, non saranno realizzati e per ottenere il dovuto abbiamo dovuto intraprendere le vie legali».
Al momento sono stati recuperati, tramite la fideiussione, 176mila euro nel luglio 2009. In più il Comune ha fatto iscrivere al passivo 137mila euro per sanzioni. «Oltre al danno economico - ha commentato Porro, da sempre durissimo sul progetto e sul fallimento della società che ha portato all'arresto dell'imprenditore ed ex politico Nicola Di Luccio e della sua compagna, Cristina Gussoni - quello che ferisce la nostra città è il cantiere bloccato che resterà così per una decina d'anni, diventando anche un ostacolo per il recupero dell'area dismessa».
Sara Giudici
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