Cronaca
Martedì 28 Febbraio 2012
Sanzione illegittima ad Uboldo
Due condanne in municipio
Per aver disposto «irregolarmente» il trasferimento ad altro ufficio del comandante dei vigili, condannato in primo grado, ma assolto in appello in sede penale
Una lunga e complessa battaglia legale. Ebbe inizio il 13 maggio del 2001, quando Bassignana ed un altro agente in servizio urtarono ad Uboldo un giovane a bordo di uno scooter, che non si era fermato all'alt delle forze dell'ordine. Il motociclista, Mattia Piras, a causa dell'impatto con l'auto dei vigili era caduto dal mezzo riportando alcune ferite; per questo, dopo la denuncia del giovane, Bassignana fu rinviato a giudizio e condannato a due anni e sei mesi di reclusione in tribunale di Busto Arsizio per lesioni e calunnia aggravata.
Una sentenza ribaltata dalla corte d'appello, che il 15 aprile 2008 assolse il comandante. Bassignana aveva intanto presentato ricorso al giudice del lavoro di Busto Arsizio contro il provvedimento della commissione disciplinare comunale, che lo aveva trasferito ad altri incarichi togliendogli lo "status" di agente della polizia locale. E il giudice gli aveva dato ragione, a quasi dieci anni di distanza dai fatti, dichiarando «illegittimo» il provvedimento e condannando i due dipendenti comunali, Lipiani e Romanò, a risarcire l'ex comandante per i danni subiti.
A loro volta i due si sono appellati alla Corte dei conti, chiamando in causa la giunta di centrosinistra che all'epoca dei provvedimento disciplinare amministrava il paese. Richiesta respinta: nell'ultima sentenza si escludono «responsabilità dei titolari degli organi politici».
Andrea Gianni
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