Cronaca
Giovedì 08 Marzo 2012
Sempre più disoccupati a Saronno
Donazioni dei privati per aiutarli
Il Comune incontra industriali e sindacati per superare un momento molto difficile
SARONNO La crisi miete vittime e così l'amministrazione ha organizzato un tavolo di lavoro con associazioni imprenditoriali, di categoria e sindacati per «cominciare a lavorare in maniera congiunta per capire quali opportunità cogliere per permettere al territorio e alla gente di superare questo momento difficile». Così il sindaco, Luciano Porro, ha presentato il tavolo di lavoro che si è formato ieri mattina a villa Gianetti: «L'obiettivo non è quello di piangersi addosso, ma quello di fare squadra per lavorare insieme».
Delicata la situazione del Comune dipinta dal vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali, Valeria Valioni, e dal collega di giunta con delega al Bilancio, Mario Santo: hanno descritto le difficoltà che incontrano nel trovare i fondi per aiutare chi vive una situazione di difficoltà e per realizzare gli investimenti di cui ha bisogno la città. «Ci stiamo inventando nuovi strumenti» - ha spiegato la Valioni - «contando sulle donazioni dei privati e sull'impegno del volontariato».
«Le persone che vengono a chiedere aiuto sono in aumento. Una volta ci chiedevano banalmente soldi, oggi ci dicono anche la cifra precisa» - ha confermato il prevosto, monsignor Maurizio Rolla - «Molti hanno perso tutto, al gioco o con gli usurai. I più difficili da aiutare sono quelli che, complice la crisi, hanno calpestato la propria dignità».
Diversi gli stimoli lanciati dalle parti sociali per superare la crisi: «La ricetta perfetta, non ce l'ha nessuno» - ha rimarcato Roberto Pagani, segretario provinciale della Cisl (Confederazione italiana dei sindacati dei lavoratori) - «ma è essenziale andare oltre all'assistenza: bisogna investire per lo sviluppo». Gli imprenditori, con Matteo Telaro, presidente della sezione locale della Compagnia delle Opere, auspicano un aiuto concreto: «Per promuovere la crescita bisogna risolvere il problema finanziario e non lasciare le aziende sole davanti alla burocrazia».
Un impegno a collaborare anche dall'assessore provinciale varesino a Lavoro e Politiche giovanili, Alessandro Fagioli: «Dobbiamo preservare le nostre aziende anche da possibili "esodi" come quello verso il Canton Ticino, reso appetibile da una tassazione ridotta».
In attesa del prossimo incontro del tavolo, dal quale dovrebbero emergere i dati precisi dell'entità del fenomeno disoccupazione, il Comune pensa ai giovani imprenditori con una "due giorni", venerdì 16 e sabato 17, dedicata a chi ha già scelto questa strada ed a chi sta pensando di cimentarsi in una nuova sfida.
Sara Giudici
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