
Cronaca
Domenica 17 Giugno 2012
Restauri a Cascina Lattuada
Rivive il passato di Saronno
Il mercoledì, giorno di mercato, era punto di riferimento per ortaggi e servizio bar. L'attuale proprietario presenterà un progetto per riportarla all'aspetto originario
Due secoli di storia
La cascina è stata costruita dalla famiglia Lattuada, una delle più antiche e note di Saronno, alla fine dell'Ottocento: «Se ne trovano tracce subito dopo l'Unità d'Italia» - spiega Gianfranco Cattaneo, erede della famiglia e titolare del vivaio che al momento occupa il piano terreno della cascina - «Abbiamo foto che testimoniano che la casa uscì indenne dalla tromba d'aria che si abbatté sulla città nel 1910».
La cascina era già un importante pilastro dell'economia cittadina. «Da sempre la nostra famiglia ha lavorato nel settore vivaistico, coltivando verdure ed anche fiori» - continua Cattaneo - «i prodotti agricoli di questi terreni hanno sfamato intere generazioni di saronnesi».
Non era l'unico servizio offerto dalla cascina. «Avevano la licenza per vendita degli alcolici il mercoledì, giorno di mercato» - racconta il florovivaista - «Dopo aver spostato il bestiame e allestito gli "stand", erano tantissimi i "cicchetti" che venivano bevuti nella nostra grapperia. Soprattutto d'inverno».
Le leggende metropolitane
Non mancano, com'è ovvio, le "leggende cittadine", come quella sulla morte di un impiegato comunale che aveva cacciato a male parole don Giuseppe Moreri, andato in municipio per intercedere per la famiglia Lattuada, che avrebbe dovuto essere espropriata di gran parte del proprio terreno. «L'impiegato intimò al sacerdote di non rimettere piede in municipio» - racconta Gianfranco Cattaneo - «Voci di paese riportano che il religioso rispose a mezza voce che non era detto che nemmeno il dipendente pubblico ci tornasse. L'uomo morì quella stessa notte».
«Abbiamo tenuto le volte e le travi originali» - descrive con orgoglio Cattaneo - «All'esterno ci sono ancora gli anelli cui legare gli animali. I bordi della aiuole sono fatti con pietre del Lura».
Una storia che potrebbe essere ancora più visibile dopo il restauro il cui progetto è prossimo alla presentazione: «Molto è cambiato nel cortile. Ora, con i miei figli, ho deciso di riportare la cascina al suo aspetto originale» - conclude l'erede dei Lattuada - «Voglio dimostrare che Saronno può salvare un pezzo del suo passato agricolo a pochi passi dal centro storico».
Sara Giudici
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