Cronaca
Venerdì 05 Ottobre 2012
Trafugata a Cislago
la reliquia di don Monza
La ciocca di capelli del Beato conservata nella parrocchiale è sparita, nessun segno di scasso
Ieri la scoperta
Non è ancora chiaro il momento in cui i ladri si sono impossessati della teca di vetro all'interno della quale erano custoditi dal 2006 i capelli del Beato. Secondo i primi accertamenti il colpo potrebbe essere avvenuto mercoledì pomeriggio, ma solo ieri mattina, alla riapertura della chiesa, il personale della parrocchia si è accorto che la teca era scomparsa.
Con ogni probabilità i ladri hanno agito durante l'orario di apertura della chiesa: non sarebbero stati rilevati segni di effrazione a porte e finestre. Nessuno ha li ha notati: approfittando del fatto che all'interno della chiesa non c'era alcun fedele, si sono diretti verso l'altare del Sacro Cuore, sopra cui era appoggiata la teca, hanno asportato la reliquia del Beato e se la sono svignata senza lasciare traccia.
Gesto avvolto nel mistero
Chi ha rubato la reliquia e per quale motivo lo ha fatto? I carabinieri della compagnia di Saronno stanno cercando di fare luce. Magari qualcuno pagherebbe oro per avere la reliquia di un Beato, e quindi i responsabili potrebbero anche aver agito su commissione. Oppure potrebbe trattarsi del gesto di un folle, allettato dall'idea di possedere a casa qualcosa di sacro.
«Se n'è accorto il sacrista» - racconta don Fabrizio Vismara, responsabile dell'oratorio - «Inizialmente avevamo pensato che la teca fosse stata spostata da qualche altra parte, ma con il trascorrere delle ore si è fatta sempre più concreta l'ipotesi del furto. Così, oggi» (ieri per chi legge) «pomeriggio, sono andato a sporgere denuncia ai carabinieri».
Nella comunità lo sdegno è ancora più forte, considerando che don Monza era nativo proprio di Cislago: «È davvero spiacevole che sia avvenuta una vicenda del genere» - sottolinea il sacerdote - «Un'azione che va contro un Beato e contro la fede degli abitanti di Cislago. Un'offesa verso il senso religioso della gente. Dare una spiegazione a un gesto di questo tipo è impossibile. La teca non era di alcun valore, ma vale tantissimo per i fedeli di Cislago e di tutto il Saronnese».
Pino Vaccaro
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