Cronaca
Giovedì 05 Marzo 2009
In viaggio di nozze
sul sentiero della Ghidolda
Quando i soldi erano pochi, le coppie di novelli sposi si concedevano viaggi di nozze lungo la mulattiera della Ghidolda, sentiero dei grandi amori
Al nome di una località, a una suggestiva cappellina e a un pittoresco percorso nel verde, purtroppo compromesso dal cemento, ci sono tante storie d’amore. Cose semplici che fanno parte delle tradizioni della povera gente perché a lato della grande storia di Menaggio ci sono anche le memorie di un’infinità di giovani coppie che per la miseria dei secoli passati, nell’impossibilità di sostenere certe spese, erano abituate a scegliere la Ghidolda come percorso romantico per un breve, ma pur sempre suggestivo e indimenticabile, viaggio di nozze. A riscoprire il fascino della via dell’amore, nel lontano 1964, era stato lo scrittore Giuseppe Muttoni, una penna che ha voluto tanto bene a Menaggio e al suo lago e che aveva descritto la Ghidolda come uno tra i luoghi più belli del Lario.
«Per tanto tempo - ricordava Muttoni - la Ghidolda è stata il tragitto che percorrevano nel fausto giorno delle nozze le coppie che non avevano la possibilità di concedersi un viaggio. Partivano da Menaggio, salivano a Loveno scendevano dal pittoresco sentiero, raggiungevano Nobiallo e poi, calata la notte, passavano al talamo nuziale. A metà del viaggio c’era pronto un succolento mangiarino preparato dalla giovane sposa, condito di rusticane gentilezze, sorrisi e baci come hanno sempre fatto le coppie di questo mondo. A rendere più romantici gli effetti, c’era, come c’è anche oggi non notato sufficientemente, il panorama che offre la Ghidolda, un’immensa cartolina illustrata sull’orlo di dirupi che strapiombano sulla strada Regina».
Marco Luppi
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