Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Lunedì 18 Maggio 2009
L'Inter ha vinto
campane a festa
Il prevosto di Appiano Gentile accompagna l'esultanza dei tifosi nerazzurri facendo suonare le campane in onore della sua squadra del cuore
APPIANO GENTILE (m. cl.) Appiano come Maranello. In onore della sua squadra del cuore, ieri alle 15, il prevosto don Giuseppe Conti ha suonato le campane a festa. E movida nerazzurra, l’altra sera alla Pinetina, per celebrare il 17° scudetto “regalato” con 24 ore d’anticipo dai cugini rossoneri. La gioia dei tifosi nerazzurri – una decina fuori dai cancelli all’inizio della partita a Udine, poi accorsi a centinaia - è esplosa incontenibile alla sconfitta dei cugini. Un unico sventolare di bandiere e sciarpe; caroselli di auto, moto e motorini. Il suono di clacson, trombe e ovazioni hanno sostituito il frinire delle cicale per il 17° titolo conquistato, senza giocare, nel giorno del 64esimo compleanno del presidente Massimo Moratti. Appesi al cancello campeggiavano uno striscione di auguri e una maglia nerazzurra personalizzata per il presidente con il numero 64. Il patron, dopo aver cenato e assistito con il tecnico e la squadra alla sconfitta del Milan, è sceso in strada con i giocatori per salutare i tifosi assiepati davanti al cancello del centro Angelo Moratti. I giocatori hanno innaffiato con una bottiglia di champagne le centinaia di tifosi festanti che urlavano «I campioni d’Italia siamo noi» e «Chi non salta rossonero è». Poi la festa si è spostata sul campo davanti alla tribuna piena di fan in delirio, per un liberatorio e festoso giro di campo della squadra, del presidente e di Mourinho. Moratti gioioso che abbraccia i giocatori e il mister esultanti, scene di entusiasmo dei calciatori in mezzo al campo e dei tifosi: le istantanee di una festa che entrerà negli annali nerazzurri. Nella notte il pullman della squadra è partito alla volta di Milano, per unirsi ai propri supporter.
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