Cronaca / Como città
Giovedì 27 Giugno 2013
Addio al professor Leuzzi
Era in coma da otto anni
Insegnava al Giovio, fu colpito da arresto cardiaco. Ieri i funerali
Il figlio: «La mamma non l’ha abbandonato per un solo giorno»
Otto anni fa, in una gelida domenica di febbraio, Rosario Leuzzi, prof di lettere al Giovio, stava facendo una marcia di beneficenza.
Era allenato, la mezza maratona era il suo hobby. Ma una volta arrivato in via Mentana, a Como, il suo cuore lo ha tradito. Arresto cardiaco. Il prof crollò a terra. La giornata era gelida, i soccorsi arrivarono il prima possibile. Ma era troppo tardi lo stesso. Il cervello era rimasto senza ossigeno. Il prof non era morto. Ma non era più neppure vivo, non come prima.
Un duro colpo
Era in coma, in quella terra di mezzo in cui il paziente respira, ma non si muove, non parla, non cammina. È rimasto così per otto anni, dai 57 ai 65, prima a Bosisio Parini e poi a Vita residence a Guanzate. Fino all’altro giorno, quando il prof ha chiuso gli occhi per sempre.
«La mamma è andata a trovarlo tutti i giorni, tutti, senza mai saltarne uno - dice il figlio Simone, che il giorno della corsa aveva 24 anni mentre ora ne ha 32 anni, mentre suo fratello Marco ne ha 30 -. Ora è in pensione, ma non ha mai saltato un giorno neanche quando lavorava. Per noi figli è stato un colpo, un colpo durissimo. Ma la mamma, che ha una fede straordinaria come il papà, non ha vacillato un solo secondo».
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